Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi i rincari fanno paura, ai piccoli teatri come alle grandi sale. Il Comune sta ipotizzando aiuti ai palchi milanesi?
«Siamo molto preoccupati anche noi, naturalmente.
Sono scattati i provvedimenti “antispreco” del Comune. Ci sono “raccomandazioni/consigli” anche per i teatri?
«Nel quadro delle indicazioni fornite dal governo e già adottate dal Comune, ovviamente caldeggiamo qualunque iniziativa possa essere utile per risparmiare energia, così come ci aspettiamo che faccia ogni milanese responsabile e consapevole della situazione che stiamo vivendo».
Due sale private hanno annunciato la chiusura: il Teatro Nuovo e il Teatro I. Il Comune sta attivandosi in qualche modo?
«Il Teatro Nuovo e il Teatro I sono due teatri privati molto differenti dal punto di vista del progetto culturale che hanno portato avanti negli anni, e non credo possano essere accomunati nelle ragioni della scelta di chiudere definitivamente al pubblico. Tuttavia, ogni sala che chiude è una perdita per la città e si tratta in entrambi i casi di chiusure dolorose che impoveriscono Milano. Nel frattempo, ho sentito personalmente il Teatro I e ho chiesto loro di proseguire comunque il loro impegno artistico nella nostra città, per assicurare a Milano il loro importante contributo in termini culturali. Mi conforta sapere che negli ultimi anni le sale teatrali in città sono aumentate, spesso sono diventate centri culturali multidisciplinari e hanno anche attivato sistemi di ospitalità: sono il risultato di una città che cambia, insieme alla società e ai suoi bisogni».