Il femminicidio di Giulia Cecchettin sconvolge un’Italia percorsa da un’ondata di dolore e rabbia per l’ennesimo caso di violenza sulle donne finito in tragedia.
Offende la memoria di Giulia Cecchettin e aggredisce la moglie
«Ehhh chissà che cosa aveva combinato», sbotta riferendosi alla vittima. La moglie azzarda una replica: «Ma che cosa stai dicendo... parli da criminale». La reazione è da brividi. L’uomo sferra un pugno alla moglie, colpendola all’addome e lasciandole un livido sul costato. Afferra poi un coltello e la colpisce. La fortuna della donna è che la punta della lama era arrotondata. Non è penetrata, ma sotto il seno, nonostante il maglione abbia attutito il colpo, le è rimasto un livido.
A chiamare i carabinieri, usando il telefonino della mamma, sarà il figlio, un bambino che intuita la pericolosità della situazione non ha esitato a chiedere aiuto al 112.