Sparano al prof con la pistola a pallini a Bari, sospesi i due studenti: la decisione del consiglio di classe

Nel corso della riunione, a cui avrebbero partecipato anche le famiglie dei due alunni, sarebbe stata vagliata anche l'ipotesi di percorsi di rieducazione

Lunedì 2 Ottobre 2023
Sparano al prof con la pistola a pallini a Bari, sospesi i due studenti per 2 settimane: la decisione del consiglio di classe

Sono stati sospesi i due studenti di 17 anni dell'istituto Romanazzi di Bari che la scorsa settimana hanno portato in classe e usato contro un docente un'arma giocattolo. La decisione è stata presa nel corso della riunione straordinaria del consiglio di classe. La sospensione, a quanto si apprende, sarebbe compresa tra i 7 e i 14 giorni.

La durata del provvedimento implica che l'atto resti di competenza del consiglio di classe: se infatti fosse stata superiore ai 14 giorni, la decisione su una possibile espulsione sarebbe stata vagliata dal consiglio di istituto. Nel corso della riunione del consiglio di classe di oggi, a cui avrebbero partecipato anche le famiglie dei due alunni, sarebbe stata vagliata anche l'ipotesi di percorsi di rieducazione e di affidamento al Terzo settore.

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La decisione

Secondo quanto emerso finora, uno dei due 17enni avrebbe portato in classe l'arma giocattolo mentre l'altro avrebbe premuto il grilletto contro il docente che non ha riportato ferite ma ha avuto un malore per lo spavento. Sull'episodio è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara che nel pomeriggio di oggi ha sentito telefonicamente la dirigente scolastica della scuola barese per esprimere «la mia solidarietà alla persona del docente e alla scuola». Per il ministro, quanto accaduto nel capoluogo pugliese «conferma quanto sia urgente affermare il principio che un docente va rispettato in ogni caso e che qualunque offesa o violenza sarà sanzionata in modo efficace». «La cultura delle regole e del rispetto deve partire dalla scuola», ha aggiunto Valditara evidenziando che «la riforma del voto di condotta e dell'istituto della sospensione va proprio in questa direzione» e che tocca al Parlamento approvarla. «Non dobbiamo lasciare a casa gli studenti 'bullì ma aiutarli a capire concretamente gli errori fatti e i doveri che discendono dall'appartenere a una comunità», ha concluso

Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 09:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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