Ragazza uccisa ad Aosta, caccia al presunto killer in Francia: è un giovane italiano di origine egiziana. Era già ricercato per abusi sulla vittima

Il ragazzo è nato in Italia ed è di origini egiziane ma vive nella regione di Grenoble

Mercoledì 10 Aprile 2024
Ragazza uccisa ad Aosta, il presunto assassino rintracciato in Francia: è un giovane italiano di origine egiziana

È caccia ad un giovane nato in Italia e di origini egiziane, sospettato di aver ucciso la ventiduenne francese trovata morta in una chiesetta diroccata in Valle d' Aosta. Su mandato della procura di Aosta, la Gendarmerie è sulle sue tracce da giorni. Lo cercano in particolare intorno a Grenoble, in val d'Isére nel sud-est della Francia, a meno di 200 chilometri dal luogo del delitto: nella città di Stendhal il giovane ha sicuramente dei contatti che potrebbero in qualche modo coprire la sua fuga. «Sa di essere ricercato, probabilmente si sente braccato, potrebbe compiere qualche errore» si lascia scappare un investigatore.

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E proprio a Grenoble il giovane sarà processato nelle prossime settimane per atti di violenza nei confronti della vittima, avvenuti nei mesi scorsi. Il ragazzo era stato visto - in base ad alcune testimonianze - assieme alla vittima nella zona di La Salle, nei pressi del villaggio abbandonato di Equilivaz dove si trova l'ex chiesetta.

Gli inquirenti non scartano l'ipotesi che la coppia fosse proprio alla ricerca di un borgo abbandonato: lo chiamano «urbex», è un'esplorazione urbana che consiste nell'avventurarsi in strutture e edifici in rovina. Una sorta di turismo nei ruderi fantasma che attrae soprattutto i giovanissimi.

Come è morta la ragazza

Cosa sia accaduto lassù, in mezzo alla boscaglia che nasconde quello che resta di una decina di case in pietra, ancora non è chiaro. Condotta dall'anatomopatologo Roberto Testi, l'autopsia lascia pochi dubbi: la vittima è stata colpita frontalmente al collo e all'addome con un coltello. È escluso che si sia auto-provocata le ferite. Il decesso, che risale ai giorni a cavallo tra marzo e aprile, è stato causato da un'emorragia: in pratica è morta dissanguata. La felpa beige che indossava era intrisa di sangue all'altezza della spalla, proprio sotto la gola. Sulla base di questi elementi la procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio. L'ipotesi è che si tratti di un delitto d'impeto, forse una lite finita male. Le ferite non sono nette e particolarmente profonde. Il corpo era raccolto in posizione fetale. «Sembrava che dormisse» ha raccontato un testimone. Vicino a lei c'erano solo una confezione di marshmallow e dei rifiuti. Nessuna traccia dei documenti e di un telefono. I segni sul terreno lasciano pensare che sia stata trascinata dentro l'ex cappella, probabilmente agonizzante.

Chi era la vittima

La ragazza aveva 22 anni ed abitava a Saint-Priest, una cittadina di 42.000 abitanti che fa parte dell'area metropolitana di Lione. È stata riconosciuta da alcuni parenti giunti ad Aosta e poi identificata ufficialmente nella camera mortuaria del cimitero di Aosta. Arrivava dalla Svizzera ed era impegnata in un giro per l'Europa. Si era fermata in Valle d' Aosta con l'amico per campeggiare qualche giorno in montagna.

A La Salle la coppia non era passata inosservata: «Mi sembravano due ragazzi sofferenti - ha raccontato una donna del posto che li aveva incontrati a fine marzo - e mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. Ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Non sembrava un tipo violento, tutt'altro».

Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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