Oltre 1.250 indagati, 34.120 siti internet passati al setaccio, ben 2.446 indirizzi web finiti nella black list.
I dati del report della Polizia pubblicato in occasione del 169esimo anniversario dalla fondazione sono la prova tangibile di come la Polizia Postale abbia attuato una capillare attività di monitoraggio dei social network e della rete volta alla prevenzione e al contrasto delle fenomenologie criminali. Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia on line (Cncpo) ha coordinato 3.243 attività d'indagine.
Adescamenti online
Particolarmente significativi sono i dati relativi ai casi di adescamento on line, con 401 eventi trattati, con un considerevole incremento di vittime d'età compresa tra 0-9 anni; 118 sono stati i minori denunciati all'autorità giudiziaria per condotte delittuose riconducibili al fenomento del cyberbullismo e 412 i casi complessivamente trattati. Di particolare rilievo 14 operazioni condotte dagli Uffici territoriali della Specialità, coordinate dal Cncpo, di cui alcune svolte sotto copertura on line, e scaturite da segnalazioni pervenute nell'ambito dell'attività di cooperazione internazionale svolta dal Centro.
Per quanto riguarda il contrasto dei reati contro la persona in rete, sono stati trattati 1.772 casi, arrestate 10 persone e indagati 378 responsabili di aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie, minacce e ingiurie. In relazione al reato di diffamazione on line sono stati trattati 2.227 casi e indagate 901 persone.
Revenge porn
Risulta in costante aumento l'attività di contrasto al revenge porn, con 126 casi trattati e 59 indagati. Grande impegno è stato dedicato anche al contrasto dei reati d'incitamento all'odio, con particolare attenzione per gli atti intimidatori posti in essere nei confronti dei giornalisti.