Cybercrimine, nel 2020 oltre 1.200 indagati per pedopornografia

Sabato 10 Aprile 2021
Cybercrimine, nel 2020 oltre 1.200 indagati per pedopornografia. Boom delle truffe on line

Oltre 1.250 indagati, 34.120 siti internet passati al setaccio, ben 2.446 indirizzi web finiti nella black list.

Sono i  numeri della lotta condotta dalla polizia nel 2020 alla pedopornografia in Italia. In un anno segnato dalla pandemia, si è registrato un netto incremento dell'utilizzo delle piattaforme web, con un conseguente aumento del rischio di esporsi a chi in rete si muove per fini illeciti.

I dati del report della Polizia pubblicato in occasione del 169esimo anniversario dalla fondazione sono la prova tangibile di come la Polizia Postale abbia attuato una capillare attività di monitoraggio dei social network e della rete volta alla prevenzione e al contrasto delle fenomenologie criminali. Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia on line (Cncpo) ha coordinato 3.243 attività d'indagine.

Adescamenti online

Particolarmente significativi sono i dati relativi ai casi di adescamento on line, con 401 eventi trattati, con un considerevole incremento di vittime d'età compresa tra 0-9 anni; 118 sono stati i minori denunciati all'autorità giudiziaria per condotte delittuose riconducibili al fenomento del cyberbullismo e 412 i casi complessivamente trattati. Di particolare rilievo 14 operazioni condotte dagli Uffici territoriali della Specialità, coordinate dal Cncpo, di cui alcune svolte sotto copertura on line, e scaturite da segnalazioni pervenute nell'ambito dell'attività di cooperazione internazionale svolta dal Centro.

Per quanto riguarda il contrasto dei reati contro la persona in rete, sono stati trattati 1.772 casi, arrestate 10 persone e indagati 378 responsabili di aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie, minacce e ingiurie. In relazione al reato di diffamazione on line sono stati trattati 2.227 casi e indagate 901 persone.

Revenge porn

Risulta in costante aumento l'attività di contrasto al revenge porn, con 126 casi trattati e 59 indagati. Grande impegno è stato dedicato anche al contrasto dei reati d'incitamento all'odio, con particolare attenzione per gli atti intimidatori posti in essere nei confronti dei giornalisti. 

Ultimo aggiornamento: 16:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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