Migranti, Lampedusa al collasso. Il prefetto: «Stop profughi». Nell’hotspot ci sono oltre 4mila persone

Previsti entro oggi altri 2mila arrivi: disposti i trasferimenti in altre regioni

Domenica 27 Agosto 2023 di Valentina Errante
Migranti, Lampedusa al collasso. Il prefetto: «Stop profughi». Nell’hotspot ci sono oltre 4mila persone

A definire il livello dell'emergenza a Lampedusa, dove sono ospitati più di 4mila migranti, è il prefetto Filippo Romano, che replica alle polemiche sulla nave Ocean Viking, con 438 extracomunitari a bordo, alla quale è stato assegnato come porto Genova.

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«È importante che le ong comprendano che non farle attraccare a Lampedusa non significa voler fare loro un danno o creargli ulteriori problemi.

Significa soltanto che Lampedusa ora, come anche nel recente passato, non è assolutamente in grado di ricevere altri profughi. Significa dire con chiarezza che portare ulteriori persone implica un trattamento non adeguato». Gli arrivi dall'inizio dell'anno hanno raggiunto quota 107mila, più del doppio nello stesso periodo del 2022.

I NUMERI

E gli sbarchi nell'isola, intanto, non si fermano. Dopo i 63 registrati venerdì, nell'arco di 24 ore, con un totale di 1.826 persone, ieri sono saliti a 29 gli approdi a Lampedusa a partire dalla mezzanotte. Un record, per numero di soccorsi e per totale di migranti arrivati, mai raggiunto prima sulla più grande delle isole Pelagie. Ieri erano 4.024 (151 minori non accompagnati) le persone presenti nell'hotspot, dopo che erano stati già trasferiti con il traghetto per Porto Empedocle 721 ospiti. E, viste le favorevoli condizioni meteo, si prevede l'arrivo di altri duemila migranti entro oggi.

I TRASFERIMENTI

Ieri, su disposizione della prefettura di Agrigento, la polizia ha scortato al porto altri 170 migranti trasferiti ad Augusta con la nave militare "Pantelleria". In 140, invece, sono stati accompagnati a Comiso con aerei militari e 100, imbarcati sul traghetto di linea "Cossyra", sono approdati all'alba di oggi a Porto Empedocle. Complessivamente, ieri, i trasferimenti sono stati 1.131. La Prefettura ha già pianificato alcuni spostamenti in altre regioni: con tre pullman partiranno per il Veneto 150 migranti, 40 per l'Umbria, 150, con tre bus, per l'Emilia e 100, con due mezzi, per Vibo Valentia.

LE POLEMICHE

Proprio su quest'ultimo punto nei giorni scorsi governatori e sindaci avevano lamentato l'impossibilità di garantire tutele sul sistema di accoglienza di minori stranieri non accompagnati, che al momento, in Italia, sono oltre 23mila, in maggioranza maschi, per lo più tra i 15 e i 17 anni. E fa discutere il caso di Chiaves (Torino), nella Valle del Tesso, dove a inizio agosto sono arrivati 50 migranti che hanno fatto aumentare del 50 per cento la popolazione della piccola frazione di Monastero di Lanzo, che conta appena 100 residenti. Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, anche lui alle prese con una nuova ondata di arrivi non ha dubbi: «Il problema migranti sta arrivando a un punto di non ritorno, quindi o l'Europa reagisce o saremo travolti. Tutti».

IL PREFETTO

«Obiettivamente, insistere con gli arrivi dei migranti su Lampedusa, in questo momento, è poco umanitario», ha chiarito il prefetto. «Se non per estrema necessità - dice Romano - a Lampedusa non devono più attraccare le navi delle ong perché ci sono già gli sbarchi autonomi. Insistere su Lampedusa provocherà soltanto una situazione di sovraffollamento». E aggiunge: «Si è creata una vera e proprio industria del traghettamento dall'Africa alla Sicilia, dell'immigrazione non autorizzata. Questo ha messo a dura prova il sistema che sta riuscendo, per ora, a reggere a numeri doppi. Con risultati molto migliori rispetto allo scorso anno, perché i trasferimenti avvengono in minor tempo». Poi romano ricorda i numeri dell'emergenza: «È una questione umanitaria perché - spiega - l'hotspt è stato realizzato per 389 posti, noi nel frattempo li abbiamo raddoppiati, siamo tarati su 800 e possiamo arrivare al massimo, anche a 1.500, ma oltre i duemila migranti diventa problematico, al di là dell'eccellente capacità che dimostra la Croce rossa, ma ci sono problemi di ordine pubblico, con le diverse etnie di migranti presenti».


Il sindaco Filippo Mannino e il suo vice si rivolgono al governo e chiedono che venga immediatamente mandata la nave, promessa a gennaio, che dovrebbe fare la spola con la terraferma. «A fronte dei numeri che stiamo avendo in queste ore il governo deve fare una seria riflessione su quanto sta succedendo», dice Mannino, che fa riferimento anche a un'emergenza ambientale: «Non è possibile che non si trovi un'area dove raccogliere i barchini, molti dei quali lasciati alla deriva dopo i soccorsi, che devastano il territorio e creano problemi ai pescatori».
 

Ultimo aggiornamento: 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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