Roberta (il nome è di fantasia) aveva soltanto 46 anni quando è deceduta a causa di un tumore.
L’uomo, non appena è rientrato in Italia per prendere la madre, avendo appreso di quello che sta accadendo con il profilo social della sorella morta, ha deciso di vederci chiaro. Così si è rivolto all’avvocato Claudia Mancini la quale ha fatto scattare la denuncia. La madre distrutta dal dolore non aveva mai fatto caso a quel simbolo colorato che appariva sulla destra di quell’account. I familiari della ragazza non possono chiudere il profilo della loro amata Roberta perché non conoscono la password e non sanno come fare. Magari una soluzione a questo problema ci sarà pure, ma prima di muoversi vogliono cercare di scoprire chi e perché utilizza ancora il profilo dell’infermiera deceduta.
L’APPELLO
È come se da quel profilo uscisse fuori un grande occhio virtuale che controlla ogni frase, ogni parola scritta da chi era diventato amico di Roberta. I familiari della ragazza chiedono di sapere se l’ignoto (più volte avrebbero scritto nei loro post di palesarsi) possa aver aperto un altro profilo a nome della loro congiunta. E se tutto questo non è avvenuto, se non esiste alcun scopo malevolo, perché continua a sbirciare dal profilo della sfortunata ragazza?
Per il momento si sa che è stata presentata una denuncia contro ignoti presso gli uffici della Polizia Postale. Adesso l’avvocato di fiducia dovrà soltanto attendere che verranno effettuate le opportune indagini. I familiari della sventurata ragazza chiedono di sapere chi si sta nascondendo dietro al profilo di Roberta.