Fiorello, l'investito: lo perdono, ora verrà a trovarmi

Mercoledì 5 Marzo 2014 di Laura Bogliolo
Mario Bartolozzi
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Fa una smorfia di dolore, si sistema il cuscino, tiene la mano della figlia Laura, sempre presente, e con un po’ di fatica, ancora sotto shock, ricorda quella tragica mattina da un letto della clinica Villa Stuart dove ricoverato da ieri dopo essere stato soccorso al Policlinico Gemelli.



Mario Bartolozzi, 73 anni, travolto lunedì mattina in via della Camilluccia da Fiorello a bordo di una

Vespa, ricorda l’incidente?


«Ricordo tutto perfettamente: andavo a una seduta di fisioterapia, stavo attraversando sulle strisce pedonali, due auto si erano fermate per farmi passare, ho messo il piede sinistro sul marciapiede, poi ho sentito qualcuno gridare ”ohhhh” e la Vespa mi ha completamente travolto, spezzandomi l’altra gamba. Credo fosse Fiorello a gridare».



Ha riportato anche altri traumi

«Sì, spalla e bacino fratturati, ho una frattura scomposta a tibia e perone».



Soffre molto?

«Sì, il primo giorno sono stato sedato, il dolore era insopportabile».



Dovrà essere operato?

«Giovedì sarò operato alla spalla, poi dovrò subire due diversi interventi alla gamba».



Cosa prova per Fiorello?

«Non provo rancore, non voglio speculare, penso che chiunque possa compiere una cretinata».



Fiorello l’ha chiamata?

«Sì martedì pomeriggio, sono stato contento e un po’ stupito a dire il vero».



Cosa le ha detto lo showman?

«Mi chiesto scusa, perdono, mi ha detto che voleva chiedermi scusa di persona. Poi mi ha fatto un po’ sorridere».



Perché?

«Mi ha detto: posso venire venerdì a trovarti o mi tiri una scarpa dietro?».



E lei cosa ha risposto?

«Gli ho detto che poteva tranquillamente venire e che mi avrebbe fatto piacere».



Insomma, venerdì l’incontro con Fiorello. Ma lo perdona?

«Sì: tutti possono commettere degli errori».



Ma non prova rabbia?

«Assolutamente no, non nutro alcun sentimento di rabbia, nessun rancore, sono abituato a risolvere tutto civilmente, siamo una famiglia per bene. Inoltre, da subito, da quando stavamo nella stessa stanza al Policlinico Gemelli, Fiorello ha sempre chiesto di me, voleva sapere come stavo, è stato il suo primo pensiero. Anche la moglie Susanna è sempre stata gentile».



Nessun rancore, ma un po’ avrà rimproverato Fiorello?

«Gli ho semplicemente detto che deve stare più attento. Purtroppo a Roma attraversare sulle strisce pedonali è diventato pericoloso, per questo sto sempre molto attento, ma lunedì quella Vespa è sbucata all’improvviso, ha superato le auto da destra e mi ha completamente travolto».



Tanti i pirati della strada a Roma, tanti gli incidenti sulle strisce pedonali.

«Sì, troppi: posso tranquillamente dire che è stato un miracolo se siamo entrambi vivi, siamo stati fortunati. Potevamo morire per un’imprudenza. Per questo vorrei fare un appello davvero con il cuore, perché io sono solo uno dei tantissimi pedoni che ogni giorno vengono investiti: in auto o sullo scooter, per favore, date la precedenza a chi attraversa sulle strisce pedonali. È una questione di civiltà, è una questione di sopravvivenza. Non si può rischiare la vita per attraversare la strada».



Sul web ci sono state polemiche. Marco Baldini, per scherzo, si è lasciato scappare una battuta un po’ infelice: «Che fortuna essere investiti da Fiorello...».

«Direi che è stato fortunato Fiorello a investire una persona come me, civile, che non vuole speculare».

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