Truffa dell'sms. «Ciao sono tuo figlio, ho cambiato numero»: i soldi e i nomi dei parenti, ecco come funziona

Il racconto di Adele, 70 anni: «Dall'sms a Whatsapp, all'inizio non mi sono resa conto della truffa»

Martedì 18 Luglio 2023 di Caterina Danese
Truffa dell'sms. «Ciao sono tuo figlio, ho cambiato numero»: i soldi e i nomi dei parenti, ecco come funziona

“Ciao mamma, ho sottoscritto un nuovo abbonamento e ho un nuovo numero di telefono. Mandami un messaggio whatsapp tramite questo link”. È questo il testo dell’sms che in tanti stanno ricevendo in queste settimane. Ma attenzione perché dietro a questa semplice richiesta potrebbe celarsi un nuovo tentativo di truffa.

Ecco come funziona: il messaggio arriva con un classico sms. È l’esca dello ‘Smishing’, la frode che viaggia sulle varie piattaforme di messaggistica.  Una volta “abboccato” e agganciato l’ignaro genitore (possibilmente anziano), la conversazione si sposta su Whatsapp: è qui che si consuma la truffa con la richiesta finale di trasferimento urgente di denaro.

È quello che è capitato alla signora Adele, 70 anni, che vive in zona Balduina. “Mi è arrivato un banale sms.

Ho pensato che potesse essere vero, un figlio che comunica al genitore un nuovo numero di cellulare. Ho quindi cliccato senza indugio sul link, che mi ha rimandato su whatsapp”.

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“La cosa grave – prosegue la signora Adele - è che senza rendermene conto ho fornito io stessa informazioni preziose ai fini del raggiro, a cominciare dal nome delle mie figlie… non sapendo chi delle due mi stesse scrivendo l’ho chiesto”.

La conversazione va avanti, tra domande di circostanza e scambio di rassicuranti emoji. “Ad un certo punto – racconta la malcapitata - il criminale mi chiede di cancellare il vecchio numero e di tenere solo il nuovo. In questo modo non avrei più avuto la possibilità di verificare la sua identità”. Fortunatamente la signora non elimina il vero numero dalla rubrica ma, al contrario, prova a chiamare il nuovo. Invano. “Rifiutava la chiamata, mi scriveva che era impegnata a trasferire i dati sul nuovo telefono. È stato a quel punto – prosegue la donna - che siamo finite a parlare di soldi: mi ha detto che non riusciva ad installare la app della banca e che intanto aveva bisogno di un bonifico”. Adele inizia a sentire odore di bruciato, prova a contattare il vero numero della figlia e si accorge così di essere la vittima di un tentativo di raggiro.

Stessa dinamica ma differente epilogo per la signora Nella, 75 anni, che purtroppo si è accorta della truffa quando aveva già bonificato circa 3mila euro. “Sfruttano il canale whatsapp per entrare in confidenza con la vittima” racconta Paola, la figlia. “Mia madre ingenuamente gli ha anche mandato una mia foto: il truffatore le aveva fatto credere che sarebbe servita per il profilo di whatsapp, avendo perso tutti i dati sul cellulare. In realtà vogliono estorcere più informazioni possibili per raggirare meglio l’anziano. Fortunatamente una parte dei soldi siamo riusciti a recuperarla tramite la banca, speriamo che dopo la denuncia presentata ai Carabinieri la giustizia faccia il suo corso”.

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