Città del Vaticano - «In Italia il celibato sacerdotale è molto raro che i preti lo rispettino».
I membri della associazione italiana, spiega Mele, hanno quasi tutti lasciato il ministero nel corso degli anni perchè si sono innamorati e si sono poi sposati. «IN vista del Sinodo stiamo elaborando la nostra proposta, che ovviamente non sarà l'unica. Quello che sta accadendo in Germania, mi riferisco al dibattito in corso sull'argomento, fa ben sperare: è una accelerazione verso il cambiamento».
L'ex presidente uscente, Samuele Ciambriello afferma che «l’acceso dibattito fa capire come nell’istituzione il problema drammaticamente irrisolto sia sul rapporto perverso tra potere e sessualità, cosa che Gesù stroncò alla radice, escludendo tassativamente il primo nella sua comunità e liberando la seconda da qualsiasi forma di dominio sull’altro riportandola, secondo il piano originario della creazione, ad affetto, tenerezza, passione».
Che per il Vaticano non sia facile superare una semplice normativa disciplinare – come quella che impone il celibato ai preti di rito latino – per restituire all’uomo la legittima libertà di scelta nello sposarsi o no, è ben chiaro a tutti ma il vento di novità che soffia forte con la Chiesa di Papa Francesco «fa ben sperare» i membri di Vocatio, l’associazione italiana che ha raccolto i preti che hanno contratto matrimonio.
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