Cardinale Marx contro il celibato dei preti: «Sarebbe meglio se alcuni preti si sposassero»

Mercoledì 2 Febbraio 2022 di Franca Giansoldati
Cardinale Marx contro il celibato dei preti: «Sarebbe meglio se alcuni preti si sposassero»

Città del Vaticano – Uno dei principali collaboratori del Papa, il cardinale tedesco Reinhard Marx, infaticabile sostenitore della necessità di arrivare a importanti riforme nella Chiesa, scende in campo con tutta la sua autorità per dare una spallata al celibato sacerdotale. 

<h2>Marx: «Sarebbe meglio se alcuni preti si sposassero»</h2>

«Per alcuni preti sarebbe meglio se fossero sposati.

Non solo per ragioni sessuali, ma anche perche' la loro vita sarebbe migliore, se non fossero soli. Questa discussione va affrontata» ha affermato in una intervista alla Sueddeutsche Zeitung. Un intervento che non mancherà di far discutere e riaprire un dibattito che in Vaticano va avanti sotto traccia da anni.

L'argomento è scottante soprattutto in Germania dove una ampia fetta di cattolici chiede con insistenza al Vaticano (e al Papa) di rivedere le norme in vigore. Regole ritenute ormai superate e da abbattere anche per poter far fronte alla carenza dei sacerdoti in tante zone dove non ci sono più vocazioni e seminaristi. 

Il 'partito' di coloro che vorrebbero abolire il celibato sacerdotale prende spunto dal Concilio Vaticano II. IN un documento conciliare si dice che il celibato «non è richiesto dalla natura stessa del sacerdozio», poiché non è un dogma di fede. Di più: nell'Oriente cristiano, sia cattolico che ortodosso, esistono preti sposati. 

La Chiesa cattolica tedesca mentre sta affrontando lo scandalo dei preti pedofili — dibattendo sulle responsabilità dei vescovi e le coperture che in passato hanno fornito agli abusatori — mette in campo un altro problema di fondo, il celibato. Anche Papa Francesco durante il Sinodo sull'Amazzonia aveva cercato di allargare le maglie. Avrebbe voluto farlo nella Esortazione post sinodale (il documento conclusivo) dove era intenzionato ad introdurre la possibilità di ordinare anche uomini sposati di retta fede (viri probati). L'ipotesi alla quale aveva lavorato fu però affossata, lasciata cadere, visto che nel frattempo era entrato in campo il Papa Emerito Ratzinger con un libro, scritto a quattro mani con il cardinale ultra conservatore Robert Sarah (poi mandato in pensione a spron battuto da Papa Francesco) nel quale aveva rimarcato quanto il celibato fosse considerato un dono da difendere.

Il partito di coloro che sono contrari ai preti sposati di fatto fa riferimento al Papa Emerito. «Il celibato dei sacerdoti è indispensabile, ha grande significato. Non posso tacere, Io credo che il celibato dei sacerdoti abbia un grande significato ed è indispensabile perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita» aveva scritto Ratzinger.

Con l'intervento del cardinale Marx si riaprono i giochi.

Nella intervista al giornale tedesco il cardinale alla domanda se a suo parere vi sia un collegamento fra il celibato e gli abusi sessuali: «Questo non si puo' dire in modo approssimativo». Ma questa forma di vita, «attira anche persone non adatte, immature sessualmente. E la sessualita' appartiene all'umanita'». Alla domanda se sia favorevole a un'abolizione del celibato, Marx replica: «No. Un'abolizione non ci sara'. Questa forma di vita e' un modo di vivere il vangelo, e' anche la forma di vita di Gesu'. Il celibato e' una possibile forma di vita del successore di Cristo. Ma se questa debba essere il presupposto che ogni prete deve assumere come fondamentale, qui io pongo un punto interrogativo». Toglierebbe l'obbligo, incalza il giornalista? «Io penso che non si possa andare avanti cosi'. E' sbagliato che la possibilita' di vivere il celibato sia scaricata sui singoli. Sarebbe meglio dare la possibilita' a preti celibi e sposati. Per alcuni preti sarebbe meglio se fossero sposati». Per Marx questa e' una discussione da affrontare.

 Il cardinale non prende, invece, posizione sull'opzione di aprire il sacerdozio anche alle donne: «Non posso ancora rispondere. Non sarebbe utile perche' e' importante mantenere il dialogo».

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