Città del Vaticano - L'antisemitismo dilaga in tutta Europa. I sondaggi indicano un aumento del fenomeno e Papa Francesco lancia l'allarme, «il nemico contro cui lottare non e' soltanto l'odio, in tutte le sue forme ma, ancor piu’ alla radice, l’indifferenza; perché’ e’
l’indifferenza che paralizza e impedisce di fare quel che e’
giusto anche quando si sa che è giusto».
L'occasione per una riflessione sull'argomento è l'udienza ai partecipanti della Conferenza internazionale sulla responsabilità degli Stati, delle Istituzioni e degli Individui nella lotta all’Anti-Semitismo e ai crimini connessi all’odio antisemitico, organizzata dalla Farnesina assieme all'Osce e a ODIHR (Office for Democratic Institutions and Human Rights) e Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane. «Non mi stanco di ripetere - ha scandito Francesco - che l’indifferenza e’ un virus che contagia pericolosamente i nostri tempi, tempi nei quali siamo sempre piu’ connessi con gli altri, ma sempre meno attenti agli altri».
«Eppure - ha osservato Bergoglio - il contesto globalizzato ci dovrebbe aiutare a comprendere che nessuno di noi e’ un’isola e che nessuno avra’ un futuro di pace senza un degno avvenire per tutti”. Visto che si è appena celebrato il giorno della memoria, il Papa sottolinea l'importanza di ricordare e di fare ricordare. “La memoria è la chiave di accesso al futuro, ed è nostra responsabilità consegnarla degnamente alle giovani generazioni”.
Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 10:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'occasione per una riflessione sull'argomento è l'udienza ai partecipanti della Conferenza internazionale sulla responsabilità degli Stati, delle Istituzioni e degli Individui nella lotta all’Anti-Semitismo e ai crimini connessi all’odio antisemitico, organizzata dalla Farnesina assieme all'Osce e a ODIHR (Office for Democratic Institutions and Human Rights) e Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane. «Non mi stanco di ripetere - ha scandito Francesco - che l’indifferenza e’ un virus che contagia pericolosamente i nostri tempi, tempi nei quali siamo sempre piu’ connessi con gli altri, ma sempre meno attenti agli altri».
«Eppure - ha osservato Bergoglio - il contesto globalizzato ci dovrebbe aiutare a comprendere che nessuno di noi e’ un’isola e che nessuno avra’ un futuro di pace senza un degno avvenire per tutti”. Visto che si è appena celebrato il giorno della memoria, il Papa sottolinea l'importanza di ricordare e di fare ricordare. “La memoria è la chiave di accesso al futuro, ed è nostra responsabilità consegnarla degnamente alle giovani generazioni”.