Dodici persone, appartenenti alle diverse strutture sanitarie che hanno avuto in carico Maria Chiara Mete, sono iscritte nel registro degli indagati per la morte della ragazza di 21 anni, originaria di Lamezia Terme, deceduta dopo un intervento chirurgico al naso.
La rinoplastica è stata eseguita lunedì 17 giugno presso la clinica “La Casa del sole” di Formia, mentre la ragazza è morta una settimana dopo in rianimazione al "Goretti" di Latina, dove era stata trasferita dal "Dono Svizzero" di Formia a seguito dell'arresto cardiaco avvenuto nel corso dell'operazione.
Il sostituto procuratore del tribunale di Cassino, Alfredo Mattei, ha notificato a tutti l’informazione di garanzia per omicidio colposo e convalidato il sequestro delle cartelle cliniche eseguito martedì dai carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Formia.
I familiari di Mariachiara hanno nominato gli avvocati Elettra Bruno e Mattia Tallerico di Formia. Si attende che venga disposta l’autopsia sul corpo della giovane, che nel frattempo resta a disposizione delle autorità.
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