Girano indisturbati di giorno e di notte. Decine di animali “randagi” che a Carpineto Romano, paesino di montagna alle porte di Roma, non sono gatti o cani. Ma mucche, cavalli, persino tori. Animali che liberamente pascolano per il territorio comunale in ogni angolo, anche lì dove non è permesso stare neppure alle persone, nei giardinetti pubblici, nel complesso sportivo. L'ultimo video è di stanotte, ripreso dal cellulare di un residente affacciato dalla finestra di casa: un toro si aggira a mezzanotte tra i portoni nel paesino addormentato a quell'ora. Il suo muggito fortissimo risuona tra le strade e tiene svegli gli abitanti. «Non ne possiamo più», si lamenta chi vive in questo territorio che si affaccia sui monti Lepini.
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Un fenomeno che a Carpineto è diventato un'emergenza da anni. Non solo per questioni di di degrado ma a anche, e forse soprattutto, per problemi di sicurezza pubblica. Gli animali circolano sulle strade con evidente pericolo per loro ma anche per gli automobilisti. Gli incidenti sono frequenti, tanto che un anno fa il Comune ha ottenuto "licenza di uccidere" per i bovini inselvatichiti. Ma gli animali continuano a riprodursi e la situazione si fa sempre più allarmante.
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