Non è stato un petardo, come sembrava in un primo momento, ma una fucilata con una doppietta calibro 12 a uccidere la notte di Capodanno ad Asti il 13enne Roudin Seferovic. È quanto emerge dalle indagini dei carabinieri.
Venezia, sorpresi a far festa in un capannone: 12 giovani multati
Una cinquantina di carabinieri del Comando provinciale di Asti ha effettuato una serie di perquisizioni al campo nomadi di via Guerra, dove la vittima viveva con la famiglia e dove si è consumata la tragedia. Il tredicenne, secondo diverse testimonianze, stava giocando quando è stato colpito dalla fucilata i cui effetti sono stati scambiati in un primo momento per un grosso petardo. Trasportato all'ospedale Cardinal Massaia di Asti, è arrivato già in arresto cardiaco e a nulla sono valsi gli sforzi dei sanitari per salvargli la vita. Il ragazzo, come annunciato da Carla Osella, presidente nazionale Aizo (Associazione Italiana Zingari Oggi), sarà sepolto con rito musulmano al cimitero di Asti.