Mascherine, ecco il piano di distribuzione nei Comuni del Veneziano

Lunedì 23 Marzo 2020 di Tomaso Borzomì
Le mascherine prodotte da Grafica Veneta (indossate dal governatore Zaia) che verranno distribuite a partire da oggi alla popolazione
VENEZIA Finita la fase di stoccaggio, è partita quella della distribuzione. Tra sabato e ieri il Comune di Venezia ha ricevuto oltre 60mila mascherine (29mila più altre 21mila, e ulteriori 12.400 sono in distribuzione oggi) per cercare di arginare la diffusione del coronavirus. Si tratta dei disposituvi proditti da Grafica Veneta per la Regione,
A ruota, ai Comuni più popolosi ne sono state destinate 9650 a Chioggia (49.735 abitanti), 7900 a San Donà (40646 abitanti), 7400 a Mira (38552 abitanti), 5200 a Spinea (26.862 abitanti), 4850 a Portogruaro (25.140 abitanti) e 4800 a Jesolo (24.479 abitanti). 
 
LA DESTINAZIONE
E proprio nel litorale jesolano il Comune ha scelto di dare la priorità ai nuclei familiari che contano almeno una persona con più di sessant’anni o a singoli cittadini che rientrano in questa fascia d’età, considerati più “deboli” e a rischio. A Venezia invece le 21mila mascherine saranno consegnate da oggi dai volontari della Protezione Civile Comunale alle 15 Farmacie comunali gestite da Ames e a quelle private oltre che alle edicole di Venezia città storica e isole. Saranno poi queste attività, ragionevolmente dal pomeriggio, a distribuirle gratuitamente ai cittadini. Ad avere la precedenza saranno le fasce più deboli della popolazione e più esposte al rischio di contagio, con particolare riferimento alle persone anziane, a chi è affetto da patologie particolari e ai nuclei familiari con componenti affetti da disabilità. La stessa procedura si ripeterà mano a mano che la Regione procederà a nuovi rifornimenti per esaurire le necessità della popolazione. 

L’invito - spiega l’amministrazione - è quello di non creare code e assembramenti di persone per evitare l’intervento della Polizia locale e altre Forze dell’Ordine, ma soprattutto inutili sanzioni. Se non esiste la necessità di uscire di casa - viene sottolineato - non serve avere la mascherina. Le mascherine rispondono a queste caratteristiche: non sono da considerare presidi medici; mirano ad assicurare maggiore protezione in caso di uscita dalla propria abitazione, fermo restano l’obbligo di rispettare la distanza minima di un metro tra le persone;ì; sono strettamente personali e non è in alcun modo consentito un utilizzo promiscuo, neanche tra i componenti dello stesso nucleo familiare;ì, non sono lavabili. 
I NUMERI
Le mascherine, una volta prodotte, sono state stoccate al centro della Protezione civile di Padova, prima di arrivare nelle varie province venete. In totale, nel fine settimana sono giunte nel centro patavino 970mila mascherine, alla provincia veneziana ne sono state destinate, in proporzione alla cittadinanza, 165mila (95.500 più 69.500). Oggi la previsione è che saranno distribuite regionalmente altre 230mila mascherine. Il flusso dovrebbe continuare e fare in modo che l’emergenza rientri, già negli ultimi giorni infatti sono apparsi nuovamente i disinfettanti nelle mani, mentre nei supermercati le derrate alimentari non mancano. I residenti quindi possono stare tranquilli, ma questo non autorizza a spostare gli equilibri, delicati, che già oggi si vedono rispettati in alcune zone della città e in altri meno. L’importante è che si eviti il più possibile di uscire di casa. 
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Ultimo aggiornamento: 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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