Infarto fulminante, morto il top manager Carlo Venturi. Lutto al Lido di Venezia

Mercoledì 11 Dicembre 2019 di Lorenzo Mayer
Infarto fulminante, morto il top manager Carlo Venturi. Lutto al Lido di Venezia
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LIDO DI VENEZIA - Dal Lido era partito per una brillante carriera e diventare uno dei top manager più importanti conosciuto a livello internazionale. Ma alla sua isola natale e a Venezia è sempre rimasto profondamente legato. Ecco perché ha destato profonda commozione al Lido la notizia della scomparsa di Carlo Venturi, 68 anni, amministratore delegato della società Bain &Alenia Marconi System del gruppo Finmeccanica, carica che ha mantenuto fino a circa otto anni fa, quando era andato in pensione. Un infarto fulmuinante lo ha colto, martedì pomeriggio, mentre era nella sua casa di montagna, una piccola baita ristrutturata, in Trentino. Nato al Lido il 21 novembre del 1951, Carlo Venturi, in gioventù viveva nella casa di famiglia dalle parti di via Emo vicino alla sede del Tennis Club Venezia. Aveva studiato al liceo classico Foscarini di Venezia e, non ancora maggiorenne, aveva fatto  una scelta rarissima per quell'epoca, vincendo una borsa di studio, per fare, ancor prima del diploma, un anno di studio in America. Poi tornò in Italia per conseguire l'esame di Maturità italiana per laurearsi al Politecnico di Torino in ingegneria meccanica con il massimo dei voti. Concluso questo percorso fu capace di compiere un'altra scelta coraggiosa, specializzandosi con un Master post laurea in Business Amministration a Losanna, quando questo tipo di master non erano così diffusi come oggi. Impossibile ricordare, in modo esauriente, tutti gli incarichi ricoperti. Ma tra questi meritano almeno una citazione la sua direzione alla Ciba Geigy, una multinazionale farmaceutica, alla Fiat Ferroviaria, specializzata nella produzione di carrelli sui treni e la Sig, un'altra multinazionale leader del mercato. Fino all'ingresso nel gruppo di Finmeccanica, chiamato dall'amico Roberto Testoni, dove era ai vertici e coordinava tra i seimila e gli ottomila dipendenti. Insomma un uomo di grande successo, ma, a parte i ruoli, era una persona di grande spessore morale, dallo stile impeccabile, che aveva mantenuto una grande umiltà e una sensibilità davvero particolare, mai intaccata dalle glorie dei successi professionali. Al Lido tornava almeno una volta all'anno. Amava la fotografia e la montagna ed era un tipo sportivo, esperto di passeggiate in montagna. «Era una persona solare - lo ricorda l'ex sindaco Ugo Bergamo, suo compagno di scuola in gioventù - con una personalità fortemente aggregante». Carlo Venturi lascia la moglie Danila, i figli Francesco Alessandra e Federica, oltre al nipotino Andrea molto amato. I funerali oggi in Trentino.
Lorenzo Mayer
Ultimo aggiornamento: 15:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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