VENEZIA - Ieri sera 15 marzo, nel corso della rassegna "Sposarsi a Venezia... con noi", c'è stata una sfilata di abiti da sposa nella chiesa consacrata dell'Ospedaletto (Santa Maria dei derelitti) vicino all'ospedale Civile di Venezia. La cosa ha irritato molto l'Ire (istituto di assistenza agli anziani, proprietaria del luogo sacro) perché nopn erano stati informati della cosa dagli organizzatori, i quali avrebbero dovuto chiedere autorizzazione alla Curia per un utilizzo simile della chiesa. Alla sfilata c'era tanto di prete finto che ha simulato un matrimonio e, come si vede nelle foto, anche un rinfresco.
Sulla vicenda è intervenuto ufficialmente il Patriarcato di Venezia: «La chiesa veneziana dell'Ospedaletto, di proprietà dell'Ire, non è sconsacrata, anche se da qualche anno non vi vengono più officiate celebrazioni liturgiche - precisa la nota del Patriarcato - l’inaccettabile uso deliberatamente commerciale che ne è stato fatto nelle scorse ore, con l'intervento, oltretutto, di un finto sacerdote in vesti liturgiche nell’ambito di una sfilata di abiti da sposa, non risulta "consono" perché profondamente irrispettoso e gravemente lesivo della santità del luogo, nonché oltraggioso della fede e della sensibilità religiosa dei veneziani e della città, tanto da configurare un vero e proprio caso di profanazione; la Chiesa veneziana, amareggiata, disapprova e condanna quanto avvenuto nell'edificio sacro e si riserva di chiarirne le responsabilità».
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