MESTRE - Una cena casalinga in via Abruzzo a Chirgnago tra amici in una afosa notte di giugno si è trasformata in un nuovo caso di duplice omicidio a sfondo passionale. Le vittime sono un giovane ingegnere napoletano di 31 anni, Biagio Junior Buonomo, e la sua fidanzata russa di 30, Anastasia Shakurova. La mano che li ha uccisi è quella dell'ex compagno di lei, Stefano Perale, 50 anni, un docente formatore, e il luogo in cui si è consumato il delitto è proprio l'appartamento di proprietà dell'uomo, al primo piano di una palazzina degli anni '90, decorosa e ordinata, in via Abruzzo, una strada dell'immediata periferia di Mestre. È stato lo stesso Perale, in stato confusionale, a chiamare in piena notte la Polizia e confessare: «venite ho ucciso due persone». Quando gli agenti sono arrivati, i segni della carneficina erano ancora evidenti, a partire dalla grande macchia di sangue all'ingresso del condominio. L'uomo ha prima fatto bere alla coppia una sostanza narcotizzante, mescolata alle bibite servite a tavola, e poi li ha finiti.
Verso le 11 è giunta la madre dell'omicida: alcuni vicini l'avevano avvertita di aver notato varie auto della Polizia davanti alla casa del figlio e per accertarsi dell'accaduto si è presentata in casa, accompagnata da un parente, venendo a scoprire che il figlio era stato arrestato.
Nessuno nel condominio si sarebbe accorto di nulla. Un residente ha descritto il presunto omicida come una persona tranquilla: «Lo vedevo sempre solo».