Rivive il mito di Pirandello, all'Astra
"I giganti della montagna" con Latini

Mercoledì 21 Gennaio 2015
Roberto Latini in scena, foto di Simone Cecchetti
VICENZA - Ha ricevuto lo scorso dicembre il prestigioso Premio Ubu come miglior attore dell’anno per la sua interpretazione ne “Il servitore di due padroni” diretto da Antonio Latella.



Ma Roberto Latini non è solo un interprete di prim’ordine: è anche un autore e regista in grado di esprimere una visione profonda e personalissima del teatro, nonché uno degli artisti più interessanti della scena italiana. E, per la prima volta a Vicenza, sabato 24 gennaio (alle 21) col suo Fortebraccio Teatro presenterà al Teatro Astra il suo ultimo lavoro, “I giganti della montagna, atto primo” di Luigi Pirandello, all’interno della rassegna “Terrestri".



Con questo spettacolo Latini si misura con una pietra miliare del teatro del Novecento, realizzando un adattamento dell’ultimo dei capolavori pirandelliani. Dopo “Lazzaro”, in cui Pirandello tratta in forma di mito moderno il tema religioso, e “La nuova colonia”, mito sociale, “I giganti della montagna” è il mito dell’arte.



Dalla sua prima rappresentazione postuma nel 1937, il testo di Pirandello ha attraversato il teatro del secolo scorso in diverse versioni, tra cui quelle più celebri di Giorgio Strehler e di Leo De Berardinis. Ed è proprio quest’ultima che la critica ha accostato al lavoro di Roberto Latini, molto personale e suggestivo.



La rassegna è curata da La Piccionaia Teatro Stabile di Innovazione per il Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven e Askoll.
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