VENEZIA (28 febbraio) - Prima fatica completata. Le liste per i candidati a governatore (i listini di coloro che saranno sicuramente eletti in caso di vittoria del candidato presidente) e a consiglieri regionali del Veneto sono state depositate. Ora si attende l’esito delle commissioni dei tribunali e della Corte di Appello di Venezia che devono valutare la validità della raccolta firme. Proprio su questo ultimo passaggio, rischiano di cadere i radicali che hanno avuto difficoltà per la mancanza, denunciano, dell’apporto del Pd stabilito in ambito di accordo elettorale.
La novità di ieri, secondo e ultimo giorno utile alla presentazione delle liste, è stata la comparso di un ottavo candidato alla poltrona di governatore. Si tratta di Loris Palmerini che guida il listino di "Venetie per l’Autonomia". Ma Palmerini rischia l’esclusione perché ha depositato soltanto una firma. Spiega: «Richiamandomi al principio di autonomia del popolo veneto ritengo che non sia dovuta la raccolta delle firme».
Con questa lista salgono a tre le formazioni che corrono per le regionali del 28-29 marzo puntanto sulla specificità veneta e sulla indipendenza o autonomia della regione: Gianluca Panto con il "Partito Nasional Veneto" e Silvano Polo, già sindaco di San Bonifacio in provincia di Verona, con "Veneto Indipendensa". Ci riprova anche Paolo Caratossidis del Fronte Nazionale, e tenta per la prima volta il movimento "Cinque stelle" idea dal comico Beppe Grillo che punta su David Borrelli. Le tre formazioni big già da tempo hanno chiuso le rispettive liste. Il leghista Luca Zaia è sostenuto dal Pdl e da alcuni "cespugli" che, quasi tutti meno l’Alleanza di Centro, non corrono nella quota proporzionale provinciale.
Variegata la squadra di Giuseppe Bortolussi, sostenuto dal Pd, dalla sinistra radicale, dall’Idv e dalla Liga Veneto Autonomo. L’Udc Antonio De Poli ha il sostegno dell’Allenza per l’Italia di Rutelli, della Liga Veneta Repubblica, Progetto Nordest e Intesa Veneta.
Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 01:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA La novità di ieri, secondo e ultimo giorno utile alla presentazione delle liste, è stata la comparso di un ottavo candidato alla poltrona di governatore. Si tratta di Loris Palmerini che guida il listino di "Venetie per l’Autonomia". Ma Palmerini rischia l’esclusione perché ha depositato soltanto una firma. Spiega: «Richiamandomi al principio di autonomia del popolo veneto ritengo che non sia dovuta la raccolta delle firme».
Con questa lista salgono a tre le formazioni che corrono per le regionali del 28-29 marzo puntanto sulla specificità veneta e sulla indipendenza o autonomia della regione: Gianluca Panto con il "Partito Nasional Veneto" e Silvano Polo, già sindaco di San Bonifacio in provincia di Verona, con "Veneto Indipendensa". Ci riprova anche Paolo Caratossidis del Fronte Nazionale, e tenta per la prima volta il movimento "Cinque stelle" idea dal comico Beppe Grillo che punta su David Borrelli. Le tre formazioni big già da tempo hanno chiuso le rispettive liste. Il leghista Luca Zaia è sostenuto dal Pdl e da alcuni "cespugli" che, quasi tutti meno l’Alleanza di Centro, non corrono nella quota proporzionale provinciale.
Variegata la squadra di Giuseppe Bortolussi, sostenuto dal Pd, dalla sinistra radicale, dall’Idv e dalla Liga Veneto Autonomo. L’Udc Antonio De Poli ha il sostegno dell’Allenza per l’Italia di Rutelli, della Liga Veneta Repubblica, Progetto Nordest e Intesa Veneta.
