TRIESTE - Partirà domani e proseguirà fino al 5 luglio la sperimentazione di pedonalizzare via Mazzini che verrà chiusa al traffico veicolare nel tratto tra piazza Goldoni e via San Spiridione. La rivoluzione maggiore riguarderà un nutrito numero di autobus della Trieste Trasporti che subiranno delle modifiche rispetto agli attuali percorsi. Variazioni riguarderanno le linee 1, 5, 9,10,11,17,18,19,25,28 e A.
Tutte le modifiche relative ai rispettivi percorsi sono consultabili in rete, sul sito del Comune alla sezione Mobilità e traffico. L'Unione sindacale di base però è già sul piede di guerra: "Il Comune - si legge in una nota - non ha ritenuto utile svolgere preventivamente alcun confronto con il sindacato di base, risulta difficile comprendere la portata e il fine ultimo di un simile intervento liberando via Mazzini sì dal transito dei bus ma non dei taxi e dei mezzi commerciali che continueranno a transitarvi liberamente".
Secondo il sindacato "l'aumento notevole del numero di chilometri percorsi dai mezzi pubblici sui nuovi percorsi dovrà essere "pagato" dal Comune alla Trieste Trasporti, tutto ciò comporterà un disagio notevole per i conducenti che subiranno un considerevole aumento dello stress dovuto alle rischiose manovre che dovranno essere effettuate soprattutto con i mezzi da 18 metri ma anche per il mancato adeguamento dei tempi di percorrenza delle linee che rimarranno pressochè invariati nonostante l'aumento notevole della lunghezza dei percorsi".
"Un disagio innegabile - conclude l'Usb - si verificherà pure per l’utenza che sarà costretta a subire la nuova sperimentazione senza più alcuna garanzia di poter raggiungere in orario la propria destinazione e il considerevole aumento del rischio per i pedoni che su alcuni incroci potrebbero venir travolti dai mezzi pubblici, a seguito della mancanza di visibilità del conducente durante le operazioni di svolta".
Ultimo aggiornamento: 14:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tutte le modifiche relative ai rispettivi percorsi sono consultabili in rete, sul sito del Comune alla sezione Mobilità e traffico. L'Unione sindacale di base però è già sul piede di guerra: "Il Comune - si legge in una nota - non ha ritenuto utile svolgere preventivamente alcun confronto con il sindacato di base, risulta difficile comprendere la portata e il fine ultimo di un simile intervento liberando via Mazzini sì dal transito dei bus ma non dei taxi e dei mezzi commerciali che continueranno a transitarvi liberamente".
Secondo il sindacato "l'aumento notevole del numero di chilometri percorsi dai mezzi pubblici sui nuovi percorsi dovrà essere "pagato" dal Comune alla Trieste Trasporti, tutto ciò comporterà un disagio notevole per i conducenti che subiranno un considerevole aumento dello stress dovuto alle rischiose manovre che dovranno essere effettuate soprattutto con i mezzi da 18 metri ma anche per il mancato adeguamento dei tempi di percorrenza delle linee che rimarranno pressochè invariati nonostante l'aumento notevole della lunghezza dei percorsi".
"Un disagio innegabile - conclude l'Usb - si verificherà pure per l’utenza che sarà costretta a subire la nuova sperimentazione senza più alcuna garanzia di poter raggiungere in orario la propria destinazione e il considerevole aumento del rischio per i pedoni che su alcuni incroci potrebbero venir travolti dai mezzi pubblici, a seguito della mancanza di visibilità del conducente durante le operazioni di svolta".
