Fallimento Tergestea, il titolare
ai domiciliari: bancarotta fraudolenta

Martedì 17 Marzo 2015 di Elisabetta Batic
Fallimento Tergestea, il titolare ai domiciliari: bancarotta fraudolenta
TRIESTE - Sono scattati gli arresti domiciliari per Guido Valenzin, titolare della storica società di spedizioni "Tergestea". L'accusa è quella di bancarotta fraudolenta: Valenzin avrebbe causato il fallimento dell'agenzia (un buco di oltre 4 milioni risalente a dicembre dello scorso anno dopo 70 anni di storia nel Porto di Trieste) usando i conti della società (operante nel settore delle spedizioni marittime e terrestri e di gestione magazzini) per le sue spese personali. Avrebbe distratto risorse finanziarie per oltre 800mila euro.



I militari della Guardia di finanza, delegati dalla Procura, hanno eseguito controlli bancari e contabili, che hanno portato alla luce le condotte penalmente rilevanti assunte dall’amministratore, esponente della terza generazione famigliare al vertice della società. L’indagato, in qualità di amministratore, aveva sistematicamente disposto delle risorse sociali come fossero proprie, per finalità completamente estranee all’oggetto dell’attività aziendale.



Numerosi sono stati i prelevamenti in contanti effettuati sui conti correnti della società, come pure numerosi i bonifici disposti dallo stesso amministratore in favore di se stesso per importi di gran lunga superiori a quelli spettanti per l’attività svolta, giustificando in contabilità tali uscite con la dicitura “spese amministratore”.



La misura restrittiva della libertà personale si è resa necessaria in quanto vi era il pericolo di reiterazione del reato, sia in relazione al comportamento tenuto da Valenzin nella gestione aziendale, sia perché, lo stesso, mentre erano ancora in corso le indagini, era al lavoro per la creazione di una nuova struttura societaria che sarebbe dovuta subentrare nelle attività della fallita.
Ultimo aggiornamento: 14:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA