Il ministero ci ripensa
e forse torna il giudice di pace

Venerdì 13 Marzo 2015 di Vittorino Bernardi
Il ministero ci ripensa e forse torna il giudice di pace
SCHIO – In giugno il giudice di pace dovrebbe tornare a operare in città. Dopo le partenze negli anni della Siae, del tribunale, dell’Agenzia delle entrate e dello sportello del catasto ecco un probabile e inatteso ritorno. ll ricorso del Comune al Ministero di grazia e giustizia contro la soppressione del giudici di pace a fare data dallo scorso 25 novembre ha avuto un effetto positivo per il territorio scledense.



La soppressione del giudice di pace era stata commenta in modo duro dal sindaco Valter Orsi. “È un 8 settembre per il territorio. Il giudice di pace di Schio tratta circa 2.000 pratiche all'anno, metà interessano le imprese. Se le cose resteranno così per il ricorso a una contravvenzione i cittadini dovranno andare a Vicenza, che già esplode di suo”.



Per consentire la permanenza del giudice di pace la scorsa estate l’amministrazione Orsi e quelle limitrofe si erano accordate per sostenere le copertura delle spese e l’individuazione del personale di supporto al giudice di pace (un dirigente di Schio per il ruolo di cancelliere e due impiegati di Malo e San Vito di Leguzzano). La partita si è riaperta, il Ministero di Grazia e Giustizia pare in grado di assegnare al territorio di Schio un giudice di pace. Ora l’iter tra le amministrazioni comunali deve ripartire con il reperimento dei fondi per coprire le spese e individuare il personale di supporto, perché le tre figure precedentemente individuate sono state assegnate ad altri incarichi nei rispettivi enti, che dovranno così riorganizzare gli organici.
Ultimo aggiornamento: 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA