Pasticcio al voto, ballottaggio salvo
ma è caos totale sulle preferenze

Sabato 6 Giugno 2015 di Marina Lucchin
Pasticcio al voto, ballottaggio salvo ma è caos totale sulle preferenze
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ROVIGO - Elezioni azzoppate dal caos dello spoglio. È arrivato il via libera al ballottaggio tra Nadia Romeo e Massimo Bergamin. Ma per quanto riguarda le preferenze e la futura composizione del Consiglio comunale tutto è ancora in alto mare. Ieri si è riunita nuovamente la commissione dell'Ufficio centrale, a 5 giorni dal voto di domenica scorsa, per vedere di arrivare a definire una volta per tutte la paradossale e caotica situazione.



I lavori sono proseguiti fino a tarda sera, ma è impossibile arrivare al bandolo della matassa. I pasticci sui verbali non sono che la punta dell'iceberg di una gestione quantomeno poco precisa dello spoglio. A poter mettere di nuovo mano alle schede, però, sarà solo il Tar. E solo se interpellato ufficialmente da qualcuno dei candidati consiglieri comunali.



L'Ufficio elettorale centrale, infatti, presieduto da Valentina Vecchietti, nominata dalla numero uno del Tribunale Adalgisa Fraccon, non ha potere di conteggio delle schede e si deve limitare solamente a prendere atto di quanto riportato sui verbali, parlando con i presidenti di seggio per capire quali siano stati i problemi durante lo spoglio delle schede.

A cercare di dipanare un po’ di dubbi è il viceprefetto vicario Carmine Fruncillo, che evidenzia come sia stato appurato dall'organo nominato dal Tribunale che «Nadia Romeo e Massimo Bergamin sono i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti e che andranno al ballottaggio. Entro questa settimana potranno stringere apparentamenti».

Discorso diverso, invece, bisogna fare per i voti di lista e le preferenze.



«L'Ufficio centrale, su questo, è ancora al lavoro. Quel che sappiamo è che in un paio di seggi i dati erano incompleti. Sulla base di quello che l'Ufficio elettorale sta raccogliendo, parlando anche con i presidenti di seggio, si trarranno le conclusioni. Come detto anche ieri, chi volesse maggiore contezza può ricorrere al Tar».



I seggi sotto la lente d'ingrandimento sono sette: il 37 di Concadirame, il 44 di Mardimago, il 6 di Borsea, l'11 della scuola Giovanni Pascoli, il 34 della scuola Duca D'Aosta, il 40 di Boara e il 50 di Fenil del Turco, di cui tutt'oggi manca ancora il risultato.

Numerose le proteste dei cittadini e dei consiglieri che si stanno scatenando sull'accaduto. La più pesante arriva dall'ex candidato sindaco Paolo Avezzù: «Sono fortemente amareggiato, come cittadino e come rappresentate degli elettori che mi hanno dato incondizionata fiducia al primo turno, della brutta situazione che si sta consumando a Rovigo sulla vicenda relativa all'azzeramento dei voti di 978 schede elettorali e forse anche qualcosa di più. Vero che sono numericamente ininfluenti per i candidati al ballottaggio, ma così facendo si mortifica il sacrosanto diritto dei cittadini di vedersi rappresentati attraverso il proprio voto e questo è ancora più paradossale in una situazione generale di sfiducia verso la politica e le istituzioni».



Il prefetto, chiude Avezzù, «non può liquidare tutta la vicenda affermando che "sono cose già successe da altre parti. Funziona così: chi si sente danneggiato può far ricorso". Al commissario Ventrice chiedo di non dare corso alle liquidazione dei compensi a presidente e scrutatori delle sezioni che non hanno svolto correttamente il loro lavoro. Da ultimo, spero proprio che la Corte d'Appello non riconfermi questi signori al posto per il ballottaggio del 14 giugno».
Ultimo aggiornamento: 11:02