Daniele, giovane cuoco alla corte
dello chef "7 stelle" Gordon Ramsey

Venerdì 23 Gennaio 2015 di Roberta Salvador
Daniele, giovane cuoco alla corte dello chef "7 stelle" Gordon Ramsey
BELLUNO - Un 28enne bellunese alla corte di Gordon Ramsey. Daniele Lotto lavora a Londra dallo chef con 7 stelle Michelin, volto dei programmi tv Masterchef e Cucine da incubo. Dopo aver frequentato l'istituto alberghiero Dolomieu di Longarone, dove si è diplomato come operatore di sala nel 2005, il bellunese vola a Londra. Trova lavoro, tramite un'agenzia interinale, in un locale italiano, dove resta per tre anni e mezzo passando da semplice cameriere a responsabile di sala. Torna, poi, a Belluno con il sogno di partire per il Giappone.



Non trovando valide offerte lì, decide di fermarsi e collabora con Astor, Villa Carpenada e Locanda alla stazione. Prima di riprendere l'aereo, contattato dalla proprietà del Tentazioni Restaurant, dove aveva lasciato il segno. A maggio 2014 arriva la svolta: decide di cambiare aria e inizia a lavorare da Ramsey al Maze Grill in uno dei quartieri più alla moda di Londra, Myfair.



Come ha fatto a trovare lavoro da Gordon?

«Rispondendo ad un annuncio online. Il giovedì ho inviato il curriculum, venerdì mi hanno contattato per il colloquio telefonico, lunedì ero già lì per 4 ore di prova e martedì mi hanno assunto. Ho dovuto fare un passo indietro perché il mio inglese - dato che sono stato in locali con personale italiano - non è perfetto, ma su tre "gradini" di camerieri sono già al secondo. Lavorare al Maze Grill è un'esperienza abbastanza piacevole. C'è riconoscimento per chi si impegna. Siamo parte di un grande gruppo (ndr, il Gordon Ramsey Group ha 25 locali in tutto il mondo e 700 dipendenti), ma la tendenza è far crescere e spostare le persone valide, piuttosto che assumerne di nuove».



Come viene trattato il personale?

«Sono molto severi. Ogni mese bisogna superare un test scritto con una ventina di domande sui vini e il menù. Qui capitano allergie di tutti i tipi e dobbiamo essere in grado di avvertire, ad esempio, il cliente islamico che nel cheesecake c'è una gelatina ricavata dal maiale».



Con quante persone lavora?

«In sala siamo 25. Facciamo le colazioni per l'adiacente Marriot hotel, poi dalle 12 alle 23 si può mangiare. Il personale è adeguato ai ritmi della steak house . Si lavorano 48 ore settimanali, con due giorni di riposo».



Si riesce a vivere bene a Londra?

«Sebbene cambiare lavoro abbia significato ridurre quasi della metà il mio stipendio, facendo un po’ di economia non mi manca niente. Mi piace scoprire nuovi ristoranti e una volta al mese vado in uno stellato».



Ha conosciuto chef Ramsey? Fa sfuriate come in tv?

«Si fa vedere almeno due volte a settimana, quasi sempre con tutta la famiglia. Cura molto la sua immagine, è informale, si mette in un tavolo un po’ defilato e mangia. Se saluta vuol dire che è tutto a posto. Altrimenti il giorno dopo arriva l'e-mail con tutte le lamentele, che comprendono anche le scarpe consumate del tal cameriere. Solo una volta, che io sappia, ha fatto una scenata come in tv in un suo locale che andava molto male.







Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 20:14