Profughi, scontro fra centri sociali
e Prima Noi, tra rossi e neri

Domenica 9 Agosto 2015 di Vittorino Bernardi
Centri sociali in difesa dei profughi nell'Alto Vicentino
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VELO D’ASTICO – Gli arrivi di 6 profughi, venerdì 7 agosto, in via Lago di Sotto, presso un’abitazione privata, ha innescato gli opposti estremismi politici nell’Alto Vicentino che potrebbero degenerare: da una parte residenti e militanti di movimenti di destra con il gruppo Prima Noi a contestare gli arrivi e dall’altra centri sociali e no-global a farsi paladini dei profughi. Gli uni conto gli altri, rossi contro neri come negli anni settanta. Sabato pomeriggio davanti al municipio di Velo d’Astico si sono radunati i pro-profughi per manifestare contro il gruppo Prima Noi. Il portavoce Jacopo Borga, dello spazio sociale Arcadi di Schio, è durissimo.



«La scuola dell’odio da Quinto di Treviso si è diffusa fino a Velo d’Astico. Venerdì sera una ventina di cittadini italiani, riuniti nel comitato Prima Noi, hanno tentato di bloccare e impedire che un piccolo gruppo di migranti venisse spostato in alcuni appartamenti loro assegnati. La sigla include esponenti dei gruppi di destra del territorio dell’Alto Vicentino, da Forza Nuova a Casapound, da Lega Nord a Fratelli d’Italia-An. Sono persone che fomentano la paura, l’odio e l’aggressività nei confronti dei migranti, incanalandola in gesti e proteste violenti per distogliere l’attenzione dai reali problemi sociali e da coloro che ne sono i veri responsabili. È evidente come questo sta portando a perdere sempre di più lo spirito di solidarietà tra le persone e a una regressione sempre più pericolosa dei diritti di ognuno».





Quindi cosa proponete?

«Vogliamo ribadire come nel nostro territorio non possa trovare spazio una tale forma di politica e per portare la propria solidarietà ai migranti vittime di questi gesti deplorevoli. Da Calais all’Ungheria, da Ventimiglia al Veneto, l’unico modo per rispondere a questa inesorabile spirale di razzismo è l’abbattimento dei nuovi muri elevati dalla paura e dall’intolleranza e la conquista di più diritti e tutele per tutti».

Nei prossimi giorni non sono da escludere manifestazioni “rumorose” da una parte e dall’altra, tra rossi e neri.
Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA