VICENZA - Violata. Offesa. Imbrattata. Ai vicentini e ai visitatori giunti per ammirare i palazzi, le ville e gli allestimenti in Basilica palladiana, Vicenza appare anche
così.
Il fascino delle bellezze rinascimentali è costretto a mescolarsi con scritte e disegni che hanno rovinato molte pareti del centro storico.
I vandali non hanno risparmiato nulla. Edifici, ponti, muri. L'uso sconsiderato degli spray non conosce limiti. Fenomeno, questo, che vede da tempo il capoluogo al centro di feroci polemiche.
Se l'amministrazione comunale da una parte è costretta a spendere ogni anno migliaia di euro per cancellare i segni di inciviltà, dall'altro poco può fare, dice, per gli immobili privati imbrattati, se non invitare i proprietari a intervenire.
Se l'amministrazione comunale da una parte è costretta a spendere ogni anno migliaia di euro per cancellare i segni di inciviltà, dall'altro poco può fare, dice, per gli immobili privati imbrattati, se non invitare i proprietari a intervenire.
Una cosa è certa. Per la città, da anni in prima linea sul fronte del rilancio turistico, si tratta di una sconfitta sul piano del decoro urbano. Un brutto biglietto da visita per chi in arriva in città per ammirare i gioielli progettati da Andrea Palladio.