La Moretti: «No al project Valsugana,
spreco inutile. Ferrovia ferma al '70»

Martedì 10 Marzo 2015 di Roberto Lazzarato
Alessandra Moretti, candidata presidente del Veneto
1
BASSANO/VALBRENTA - La Nuova Valsugana? “E’ un’opera che non si deve fare”, ha dichiarato Alessandra Moretti, candidata a presidente della Regione Veneto alle prossime consultazioni. Al di là della campagna di propaganda elettorale in atto sui vari fronti, per la quale la Moretti ha raggiunto piazze e municipi del Vicentino e in particolare della Valbrenta, a precisa domanda sulla Nuova Valsugana e sul project financing la candidata del Pd è stata categorica, mettendo bene in chiaro qual è la sua posizione in caso di vittoria alle elezioni.



“Sono nettamente contraria al progetto della Nuova Valsugana. Ho fatto presente a Matteo Renzi che la realizzazione di quest’opera si configurerebbe come uno spreco di risorse da utilizzare meglio per altri scopi”. La Moretti sposa senza tentennamenti le tesi dei sindaci valligiani. “Basta con le infrastrutture calate dall’alto e non condivise con le comunità”.



Se il progetto verrà quindi accantonato, non è possibile, però, lasciare la strada nella situazione in cui si trova e per la quale si invocano interventi da decenni. “Da un confronto con le amministrazioni del territorio, cercheremo una pianificazione degli interventi condivisa per garantire la sicurezza, l’attuale sede stradale è una gruviera inaccettabile e quelle strutture necessarie per migliorare la viabilità, un fattore importante sia per gli automobilisti, ma anche per la ripresa della nostra economia, consentendo agli imprenditori di rimanere sul territorio”.



In merito agli scandali e alle inchieste sulle grandi opere, “faremo votare la costituzione di un’autorità indipendente anticorruzione per il controllo degli appalti e delle procedure”.



Sull’altro buco nero dei trasporti, correlati alla maggiore efficienza del confinante Trentino, Alessandra Moretti snocciola dati che tracciano il quadro negativo del trasporto ferroviario Veneto e della Valsugana in particolare: “E' ferma al 1970. Le infrastrutture legate ai pendolari sono più lente di 15 minuti rispetto a quelle del 1975. Gli investimenti fatti sulla rete ferroviaria dalla Regione Veneto sono nettamente inferiori a quelli di altre regioni, non solo il Trentino, ma anche nei confronti dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Bisogna, quindi, quantomeno programmare nuovi investimenti per avvicinarsi a quelli delle altre regioni, se vogliamo non perdere ulteriore terreno e competitività”.
Ultimo aggiornamento: 13:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA