Enorme e raro minerale di calcite
nuova attrazione al museo Zannato

Martedì 24 Febbraio 2015
Il campione di calcite in esposizione da qualche giorno al museo "G. Zannato"
MONTECCHIO MAGGIORE - Una nuova chicca per il Museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato” di Montecchio Maggiore e per gli appassionati del settore. Da alcuni giorni è possibile ammirare nella “sala del minerali” un campione di calcite di straordinarie dimensioni.



L’esemplare proviene da una grande fessura, all’interno di rocce calcaree, sul versante orografico sinistro della Val d’Astico nei pressi della Contrada Piccoli di Lavarone prospiciente il territorio vicentino.



È stato recuperato, non senza difficoltà, negli anni 1974–1975 da Gianmariano Cenzon di Vicenza che, assieme alla moglie Nives Dellai, recentemente ha voluto donarlo al museo castellano.



Si tratta di una grande drusa (porzione di roccia con superficie tendenzialmente piana ricoperta da cristalli) di insolita dimensione (centimetri 60 x 49 x 35). I cristalli stessi, singolarmente di dimensioni centimetriche, sono scalenoedrici e ben sviluppati, opachi, di colore grigio biancastro e offrono nell’insieme una significativa valenza espositiva.



Viste le grandi dimensioni, si è dovuto far costruire una teca apposita. Per la gioia di esperti, appassionati e giovani visitatori, ora il campione più grande delle collezioni mineralogiche museali è visibile nella sala del minerali.



Questa prestigiosa donazione si aggiunge a tante altre, dalla mineralogia, alla paleontologia, all’entomologia: per esempio le collezioni mineralogiche Stocchero e Da Meda, una collezione entomologica di insetti del Veneto e numerosi fossili locali studiati e pubblicati in prestigiose riviste italiane e internazionali.
Ultimo aggiornamento: 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA