Multe ai semafori a Mestre,
siamo certi sia prevenzione?

Martedì 3 Giugno 2014
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Sempre più numerose compaiono nella città di Mestre le telecamere di rilevazione elettronica delle infrazioni semaforiche. Se da parte dell’amministrazione comunale e degli organi di Polizia Municipale può sembrare un’iniziativa sulla sicurezza stradale, è diffusa da parte dei cittadini automobilisti la convinzione che si tratti di un modo per fare cassa e niente di più.

Un cittadino che si trova per necessità a dover transitare più volte al giorno davanti a questi luoghi di rilevazione è sicuramente un bersaglio facile. Pur guidando con prudenza e con la dovuta attenzione ci sono momenti in cui il traffico non è fluido determinando processi anomali di scorrevolezza che possono innescare infrazioni involontarie. Non solo, le elevate sanzioni connesse mettono ansia agli automobilisti che adottano comportamenti “anomali” in prossimità di tali luoghi. Non è raro vedere automobilisti che si fermano davanti al semaforo anzitempo avendo preso di riferimento qualche segnale luminoso che scatta prima del fatico “arancione” o “rosso”. Chi infatti è già incorso nelle sanzioni, o sa che può incorrervi, in prossimità dell’incrocio così regolamentato e non sapendo quando stia per scadere il verde e quanto duri l’arancio - come ho visto più volte - è costretto a decidere all’istante se bloccare di colpo la corsa o se accelerare. Il risultato è molto spesso pericoloso, con tamponamenti, sbandate e invasioni dell’altra corsia, rischio di incidenti.

Ci sono comuni più sensibili che adottano tali strumenti, ma preservano “l’automobilista contribuente” da questa caccia inspiegabile alla sanzione. La tecnologia, così come fornisce telecamere per la registrazione, è anche in grado di dare soluzioni più intelligenti ai brutali metodi adottati. È il caso dei semafori con il “countdown” che evidenziano il tempo residuo di accensione del verde.

Consapevole che, nel rispetto delle regole e delle “autorizzazioni al passaggio”, la sicurezza di tutti gli utenti della strada non potrà che aumentare, ritengo tuttavia doveroso evidenziare come non si debba perseguitare l’automobilista ritenendolo una facile “preda” da sanzionare, ma sia il caso di adottare soluzioni che concilino la sicurezza e diano un senso rispettoso di appartenenza ad una comunità "seria".

Spero che una simile segnalazione sia fatta da molti altri cittadini automobilisti e dai destinatari della presente in copia nascosta, coscienti di far parte di un contesto sociale dove le opinioni personali sono ancora valutate.

Non sono a conoscenza se sull’argomento ci siano forum o social network dedicati, per cui ringrazio chiunque avesse informazioni utili.

Paolo Fiorentin
Ultimo aggiornamento: 21:50