La vigilia del Trap: «Fondamentale è la
prima partita, comunque mai dire mai»

Sabato 9 Giugno 2012
Giovanni Trapattoni, 73 anni (Ansa)
VARSAVIA - Tutto possibile. L'Irlanda considerata la cenerentola del girone C e gi domani attesa da uno scontro da dentro o fuori contro la Croazia. Ma per Giovanni Trapattoni niente è scritto.



«La prima partita - le sue parole alla vigilia - è senza dubbio fondamentale, perché la preparazione magari non è stata ottimale visto che ci sono club che hanno giocato fino a fine maggio, e poi per una questione di entusiasmo, di credibilità: se vinci la prima partita hai motivazioni, entusiasmo, eviti le critiche. Ho già detto che "mai dire mai". Il 90% dei tedeschi pensava che il Bayern avrebbe vinto contro il Chelsea ma il pallone è rotondo e arrivamo qui con la convinzione di poter superare il primo turno».



Di vigilie importanti il Trap ne ha vissute tante in carriera, «l'atmosfera è sempre la stessa, la cosa più importante è quello che senti dentro - avverte - Tutti si aspettano la vittoria e la tua principale preoccupazione è evitare gli errori anche se poi può sempre succedere l'imponderabile. Ogni traguardo che mi appresto ad affrontare - continua il ct dell'Irlanda - per me è sempre l'obiettivo principale e lo affronto con la stessa determinazione, la stessa concentrazione, attenzione a ogni piccolo dettaglio. Sono molto grato all'Irlanda per aver creduto nel mio progetto ed essere qui, dopo aver mancato il Mondiale, e sappiamo tutti come, essere qui è una grande soddisfazione».



Dal Trap anche una battuta sull'organizzazione in Polonia. «Le prime impressioni sono più che eccellenti - commenta - gli organizzatori hanno fatto sì che sia tutto molto funzionale e adesso speriamo che questa funzionalità sia importante per i nostri successi».
Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 10:44