Il plotone di Matteo: «Generoso cuore
alpino, i tuoi sogni vivono in noi» / Foto

Lunedì 31 Gennaio 2011
Matteo Miotto nella sua torretta a Buji, in Gulistan
HERAT - Ciao Matteo ti scriviamo qualche riga per ricordarti anche se non basterebbe un libro intero per raccontare tutta la tua passione, il tuo attaccamento agli alpini e la dedizione al lavoro che stavi facendo.

Gi pensavi a tuo ritorno, non solo per le feste e l’allegria ma per insegnare.



Avevi già programmato di insegnare alle nuove generazioni, tramite la scuola, volevi raccontare infatti che essere alpini è un grande valore, che fare il militare non è solo retorica ma anche avventura, sacrificio, abnegazione e cameratismo. Dalle tue lettere, specialmente quella spedita al tuo Sindaco, ti raccontavi, traspariva questo tuo messaggio, che la patria e la bandiera sono valori che tutti gli italiani portano con sé.



Ti ricordiamo come un ragazzo dedito al servizio, svolgevi ogni incarico che ti veniva affidato scrupolosamente, e nei pochi momenti liberi cercavi di migliorare le tue conoscenze: c’erano le premesse per farti diventare un buon soldato preparato in tutto, un gran persona lo eri già. Ma una maledetta pallottola ha stroncato la tua giovane vita poco prima che tu potessi tornare a casa, in un attimo si sono cancellati sogni, desideri, passioni, tutto in un istante.

Ora sei tornato a casa purtroppo avvolto nel tricolore ma tutti noi ti ricordiamo per quello che sei stato: generoso cuore alpino. La tua persona, la tua vita è stata cancellata da un proiettile, i tuoi sogni vivono in noi e in chi hai toccato con la tua personalità, il tuo modo d’essere.



Ciao Matteo



Il tuo plotone
Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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