Friko! Nasce il gioco per la conquista
del Friuli Venezia Giulia

Venerdì 3 Ottobre 2014 di Elisabetta Batic
Friko! Nasce il gioco per la conquista del Friuli Venezia Giulia
TRIESTE - Si chiama Friko ed un gioco di guerra culturale che vuole trattare con ironia la scherzosa diatriba campanilistica che spesso contrappone le citt di Udine e Trieste. L'originale iniziativa è frutto della creatività di due giovani triestini, Diego Manna e Erika Ronchin. Il confronto bellico-umoristico avverrà a colpi di tradizioni ed elementi culturali caratteristici delle due città, sullo sfondo dello scenario regionale.



I territori da conquistare saranno dunque da una parte i comuni friulani, dall'altra i rioni triestini, da Tolmezzo a Servola, separati dalla Bisiacheria, zona cuscinetto neutrale. Ciascun giocatore, sei al massimo, potrà scegliere quale delle due popolazioni interpretare durante la partita. I triestini sono divisi in bobe, legere e nagane, i friulani in citadìns, contadìns e cjargnei.



A seconda della scelta, potrà quindi usufruire nell'arco del gioco delle carte triestine o di quelle friulane, quaranta per ciascun mazzo, ognuna raffigurante un elemento caratteristico della tradizione locale. Per fare qualche esempio, tra le carte triestine c'è l'Omo Vespa, il tran de Opcina, la Barcolana, Gigi Pirola e la galina con do teste, mentre tra le carte friulane troviamo il cjalcjut, Florean e Venturin, il frico, el plevan di Malborghet e il Friuli Doc. La scatola conterrà: un tabellone con 18 territori tipicamente friulani, 18 territori tipicamente triestini, 5 territori bisiachi e 2 territori indipendenti: Pordenone e Gorizia. Sei gruppi di armate (a forma di piccolo frico) di color teràn, blu, verde, rosso, arancio e tocai. Due dadi, uno filofriulano e uno filotriestino. Quaranta carte tipicamente triestine, di color teràn. Quaranta carte tipicamente friulane, di color tocai. Un manuale di 16 pagine, 8 di istruzioni del gioco e 8 di approfondimento culturale per illustrare le carte.Per produrre tutti i materiali gli autori chiedono sostegno "morale ma anche finanziario" attraverso donazioni. Finora sono stati raccolti 722 euro ma i contributi saranno rimborsati se il progetto non raggiungerà il suo obiettivo.
Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 10:35
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