La morte di Pantani, un caso riaperto:
De Zan racconta il ritorno del Pirata

Lunedì 16 Febbraio 2015
La morte di Pantani, un caso riaperto: De Zan racconta il ritorno del Pirata
BASSANO - Una storia riaperta, per trovare una nuova verità. Quella sulla morte di Marco Pantani, campione amatissimo. Davide De Zan, giornalista di Mediaset, con "Pantani è tornato", ha messo nero su bianco le motivazioni della riapertura di un caso che era stato archiviato come come overdose.



De Zan sarà a Bassano, alla libreria La Bassanese, venerdì 27 febbraio alle 20.45, per presentare il suo libro e illustrare un caso che sta facendo molto rumore, in una serata del ciclo "Incontri senza censura"..



Tutti ricordano le immagini di Marco Pantani scortato dai carabinieri a Madonna di Campiglio il 5 giugno 1999. Un numero, 52, il valore del suo ematocrito al controllo, gli costa un Giro d'Italia condotto trionfalmente. Per qualcuno, quel giorno crolla un mito. Per Pantani è il mondo stesso a crollare. Insieme alla maglia rosa gli sfilano l'onore, e un gran pezzo di vita.



E' una discesa agli inferi che il Pirata compie scalino dopo scalino e si consuma il 14 febbraio di cinque anni dopo nel residence di Rimini dove viene trovato morto. Overdose è il verdetto del giudice. Qualcosa di molto simile a un suicidio per il resto del mondo. Qualcuno continua a nutrire dubbi su quella conclusione ma servono nuovi elementi e molto coraggio per spingere la magistratura a riaprire il caso.



Tre persone non hanno mai smesso di lottare per restituire l'onore a Marco Pantani e trovare finalmente la verità. Tonina, la mamma, che ha sempre rifiutato la versione ufficiale. Antonio De Rensis, l'avvocato della famiglia, che ha messo testa e cuore in questa battaglia. E appunto Davide De Zan, giornalista ostinato, che di Marco era amico.



La serata con De Zan, moderata da Eros Maccioni, aprirà nuovi squarci sulla vicenda della morte del Pirata. Collaborando con la madre di Pantani, che da sempre sostiene la tesi dell'omicidio, e con i legali della famiglia, De Zan ha raccolto documenti e prove che accertano quanto sta emergendo, ora che la magistratura ha riaperto il caso. “Il libro è stato costruito su tre filoni – ha spiegato De Zan durante una delle sue serate in giro per l'Italia -, il primo sull’amicizia, gli altri due sui luoghi che hanno segnato la morte di Marco Pantani: Madonna di Campiglio e Rimini. Nel libro con c’è neppure la metà di quello che avrei potuto scrivere. Prima però ogni notizia e stata messa a disposizione di chi ancora oggi sta svolgendo le indagini”.



Un caso riaperto e la ricerca di una verità nuova. Non sul tunnel del doping, che ha colpito Marco come molti altri atleti, ma sulla morte e, forse, anche sulla vicenda di Madonna di Campiglio, rivelando eventuali complotti e truffe a discapito del ciclista romagnolo.
Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 14:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA