«Autovelox, agguati con la Punto civetta»
Ma il sindaco attacca gli automobilisti

Mercoledì 7 Settembre 2011 di Elena La Terza e Guido Fraccon
L'autovelox sotto accusa (da sites.google.com/site/autoveloxpettorazza)
ROVIGO - Armati di autovelox, i vigili urbani di Pettorazza Grimani farebbero “agguati” agli automobilisti sulla strada provinciale 29. Ancora una volta una cittadina ha deciso di denunciare la disavventura al nostro giornale. «Non è stato un caso - ha spiegato Maria Leopolda Rizzi - lo sanno tutti. I vigili urbani di Pettorazza si piazzano con una Fiat Punto bianca non identificabile con un cartello di avviso del servizio proprio davanti al mezzo e fanno multe a raffica. Prima del loro posizionamento c'è un bivio e, secondo la legge, dopo ogni interconnessione deve essere segnalata l'eventuale presenza. Questo è un comportamento scorretto».



Il vigile in servizio si posiziona con una Punto bianca priva di qualsiasi scritta identificativa. Il cartello che segnala la presenza del controllo elettronico della velocità si trova proprio davanti al mezzo, mentre uno fisso è posizionato dopo qualche metro. «Il vigile si siede sul sedile destro dell'auto senza berretto, come se non volesse essere identificato. Il Comune dovrebbe fare prevenzione e non mettersi a “rubare” i soldi della gente. Bisognerebbe che le cose venissero fatte correttamente. È giusto che i cittadini rispettino le leggi, ma anche l'amministrazione deve farlo. Abbiamo ricevuto il verbale a casa. Dovremo pagare la multa, ma non credo sia giusto, dato che le cose sono state fatte in quel modo».



L’episodio è accaduto la mattina del 3 luglio, all'altezza del chilometro 8+250, «e in auto c'erano altre persone che possono testimoniare». Secondo il verbale, la velocità rilevata dall'apparecchiatura era di 79 chilometri orari, quando il limite della strada in quel punto è di 50. Il verbale recita anche che non è stato possibile fermare il veicolo in tempo utile per poter contestare subito la violazione. «Non ci si può nascondere in questo modo, non è giusto, i Comuni devono smettere di fare cassa in questo modo».



«Siamo alle solite». È il primo commento del sindaco di Pettorazza Grimani, Maurizio Tinello. «Abbiamo più volte risposto a queste vere insinuazioni anche a mezzo stampa». Per il primo cittadino è venuto il momento di sgomberare il campo da possibili equivoci. «Se c'è qualcuno che dovrebbe fare autocritica, sono proprio gli automobilisti che non rispettano i limiti. Il tratto sotto controllo è sempre lo stesso, la cartellonistica è adeguata secondo quando prescritto dalla legge, l'auto la conoscono tutti e ci troviamo in un tratto di strada praticamente di competenza comunale, dove il limite dei 50 chilometri orari è imposto, oltre che dall'accesso al paese, dalla presenza di un bar, di una autofficina e di un distributore di carburanti».



Solo una questione di sicurezza e nessun spirito vessatorio, per Tinello. «Piuttosto - conclude - ci sono utenti che trasformano quotidianamente, soprattutto di notte, il tratto che si snoda dal semaforo di ingresso al paese a Botti Barbarighe in un autodromo. Ho segnalato la cosa alla locale stazione dei carabinieri. Considerando che qui passano molti carri, la folle velocità e i residui dei lavori dei campi potrebbero, per esempio, trasformarsi in un mix mortale».



Il comportamento della polizia locale di Pettorazza, in merito all'uso del velomatic, è da tempo, comunque, che ha scatenato una discussione tra gli utenti della strada. Da mesi sul web è nato un sito tutto dedicato agli autovelox del paese della Destra Adige. Secondo gli amministratori del sito, molti automobilisti avrebbero sollevato perplessità sulle modalità di rilevamento della velocità. «Viene utilizzata - si segnala - una autovettura civile Punto di colore bianco, con la scritta sulla fiancata “Comune di Pettorazza Grimani”, dove viene posizionato al suo interno un velomatic. L'operatore della polizia locale è seduto, a volte steso, all'interno dell'autovettura. Il cartello mobile con il quale viene segnalata la postazione mobile di rilevamento della velocità o non viene posizionato o diversamente, viene posto di fronte alla macchina. La polizia locale, inoltre, ha in dotazione un'altra autovettura, Alfa, blu e bianca, con la scritta polizia locale».



Per i gestori esistono in rete varie testimonianze di quanto sopra detto e la loro idea è quella di raccoglierne quante più possibili per poter sollevare l'interesse di qualcuno che poi verifichi se le modalità operative «siano legittime e se, conseguentemente, siano legittimi tutti i verbali».
Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 16:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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