Imprenditore nei guai, rivendeva il rame rubato dai nomadi: sequestrato un magazzino

L’uomo d’affari è stato accusato dei reati di riciclaggio e illecita raccolta di rifiuti

Mercoledì 31 Agosto 2022 di Marco Aldighieri
Rame (foto d'archivio)
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SAN GIORGIO IN BOSCO - Un imprenditore vicentino è finito nei guai con l’accusa di riciclaggio e di attività illecita di raccolti di rifiuti speciali. Il 68enne Disma Stocchero, residente a Nove in provincia di Vicenza e titolare della ditta “Vicentina servizi” con sede operativa a San Giorgio in Bosco, secondo l’accusa avrebbe acquistato rame da alcuni nomadi di etnia rom e sinti per poi rivenderlo. Il pubblico ministero Benedetto Roberti, titolare delle indagini, ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro preventivo di un magazzino in via Valsugana in locazione a Stocchero dove sarebbe stato stoccato l’oro rosso rubato, e anche di un autocarro Fiat Ducato sul quale veniva trasportato.

Ladri di rame

I poliziotti della Squadra mobile da tempo erano sulle tracce dei ladri di rame.

Le indagini li hanno portati fino a San Giorgio in Bosco nel magazzino gestito da Stocchero. Gli inquirenti hanno scoperto che il 68enne avrebbe acquistato stampi di rame marchiati C.G.M. Tutto materiale di proprietà della ditta Zenith di Mussolente, derubata tra il 2 e il 4 luglio di quest’anno da un nomade. Stocchero avrebbe concluso l’affare per 50 mila euro. Così il 6 luglio è scatta la perquisizione nello stabile di via Valsugana e anche nell’abitazione del 68enne. Gli agenti all’interno del magazzino hanno trovato e sequestrato una ingente quantità di cavi di rame e gli stampi oggetto di furto poi restituiti alla Zenith. Gli investigatori hanno anche sequestrato il telefono cellulare di Stocchero e una volta analizzato hanno trovato alcuni messaggi “Whatsapp” utili alle indagini. In uno, in particolare, un nomade ha spedito al 68enne tutta una serie di foto degli stampi di rame rubati a Mussolente. L’acquisto lo avrebbe fatto il giorno 5 luglio a Vicenza. Ancora nel magazzino gli uomini della Mobile hanno trovato sempre altro rame proveniente da colpi messi a segno nelle province di Vicenza, Padova e Rovigo da ladri di etnia rom e sinti.

Oro rosso fuso

Durante la perquisizione nella casa di Stocchero i poliziotti hanno anche sequestrato oltre 68 mila euro in contanti suddivisi in banconote da 20 e 50 euro. Infine riguardo alla destinazione degli scarti metallici, secondo l’accusa, illecitamente gestiti dalla “Vicentina servizi”, sarebbero stati venduti a una ditta di San Martino di Lupari e a un’altra di Calvagese in provincia di Brescia. Secondo l’accusa questo oro rosso sarebbe stato fuso, così da non poter più risalire alla proprietà.

Ultimo aggiornamento: 07:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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