Voleva diventare concessionario di auto di lusso, ma era una truffa

Venerdì 28 Aprile 2023 di Marina Mingarelli
Voleva diventare concessionario di auto di lusso, ma era una truffa

A volte ostentare la propria ricchezza può essere molto controproducente. Lo sa molto bene un imprenditore di 40 anni residente a Frosinone che per aver mostrato un rolex ed una Ferrari di sua proprietà , è stato truffato da due soci di una concessionaria di auto ubicata nella capitale. I fatti risalgono allo scorso anno quando l'uomo con la sua " Testa rossa" si era recato presso questa concessionaria per acquistare una vettura per la sua compagna.
I titolari dell'autosalone nel vedere quell'uomo che indossava abiti griffati, che al polso aveva un rolex da 16 mila euro e che viaggiava su una Ferrari, hanno subito pensato che quello era il socio che andavano cercando. Ma forse sarebbe meglio dire quello che andavano cercando per imbrogliarlo ben bene. I due commercianti, infatti, prospettando guadagni favolosi, avevano proposto all'imprenditore di entrare con loro in affari. Il mercato delle auto, secondo i venditori, non aveva subìto flessioni. Anzi, nel 2022 aveva avuto un incremento del 30 per cento in più rispetto all'anno precedente. Il lusso, insomma, non avrebbe conosciuto crisi.
Per entrare in società il frusinate avrebbe dovuto versare prima trentamila euro e successivamente altri cinquantamila. E l'uomo che certo non pensava di avere a che fare con due truffaldini aveva seguito alla lettera tutte le istruzioni impartite. Quindi aveva inviato il primo bonifico di trentamila euro e successivamente in più scaglioni il restante del denaro. Inutile dire che gli avevano presentato documenti da firmare che attestavano la sua entrata in quella società. Il 40enne ha realizzato di essere finito nelle mani di due malfattori quando, subito dopo la stipula di quel contratto, i due sono diventati uccel di bosco. Una volta intascato il denaro che aveva versato il ricco imprenditore, avevano proprio abbassato la saracinesca. Quando l'uomo si è recato sul posto, si è ritrovato davanti ad un locale completamente vuoto. A quel punto si è affidato all'avvocato Roberto Capobianco che ha fatto scattare la denuncia e che lo rappresenterà nelle opportune sedi. A seguito delle indagini avviate dagli investigatori, i due truffaldini sono stati identificati. Entrambi sono finiti sotto processo. L'udienza si terrà il prossimo maggio presso il tribunale di Roma.
 

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