Anagni, le suore di clausura di Santa Chiara senza cibo e soldi: la città si mobilita con una colletta alimentare

Le 22 sorelle stanno vivendo in una condizione economica molto difficile, sabato l'iniziativa per aiutarle

Venerdì 22 Settembre 2023 di Paolo Carnevale
Le suore di clausura di Anagni

Sono da sempre un’istituzione importante ad Anagni. Un punto di riferimento per chi ha fede. Sono le suore Clarisse, devote a Santa Chiara.

La loro chiesa, quella di Santa Chiara appunto, si trova all’interno della zona di San Pancrazio, uno dei quartieri più popolari della città dei papi. Si vedono in giro raramente, di solito nei giorni di mercato, o in quelli di festa, nelle zone del centro storico, per vendere dolci o altri prodotti fatti in casa. Da diverso tempo però si trovano in condizioni economiche molto difficili, tanto da ritrovarsi senza o quasi cibo. Motivo che ha spinto la Pro Loco di Anagni guidata Fabrizio Savone ad organizzare una raccolta alimentare per cercare di reperire generi alimentari e di altro tipo che potranno servire per andare avanti. La raccolta si terrà presso il supermercato Eurospin di Osteria della Fontana sabato prossimo dalle 8.30 alle 20. Chi andrà a fare la spesa lì potrà quindi lasciare da parte qualcosa per le suore.

Le 22 sorelle si trovano nel piccolo convento ricavato all’interno della chiesa di Santa Chiara, situata nel quartiere storico di San Pancrazio. Le Clarisse non sono spaventate dalla povertà visto che, come da sempre stabilisce la loro regola, vivono soltanto di donazioni e di carità. Il problema è che negli ultimi tempi l’assenza di risorse è diventata davvero drammatica.

LA SCOPERTA

A raccontare la situazione è stato lo stesso Fabrizio Savone presidente da circa un anno della Pro Loco anagnina: «Noi non sospettavamo quanto la situazione fosse diventata grave. Ce ne siamo accorti quando, durante il festival del teatro medievale dello scorso agosto, avendo organizzato parallelamente al festival una manifestazione che intendeva promuovere tipicità locali a livello enogastronomico, abbiamo proposto alle suore del convento di partecipare con dei loro prodotti. A quel punto loro ci hanno risposto che non avrebbero potuto farlo perché, letteralmente, non avevano i soldi e neanche il materiale per poter produrre cose che potessero essere vendute».

Nei giorni successivi è emersa una situazione ancora più complessa. Le suore ad esempio hanno ammesso che, non adesso ovviamente, ma nei prossimi mesi quando il clima diventerà più freddo, non sarà possibile per loro neanche utilizzare il riscaldamento sempre per la mancanza dei soldi. A confermare il tutto è stata anche una delle sorelle: «Chiediamo aiuto alla generosità dei concittadini: stiamo pensando anche di dotarci di pannelli fotovoltaici per potere essere autonome dal punto di vista energetico ed affrontare le spese del riscaldamento in vista dell’inverno».

«Siamo ovviamente a disposizione, come Pro Loco, anche di altre situazioni di difficoltà- ha concluso Savone-; siamo sempre ben disposti a dare una mano a chi ha bisogno in circostanze del genere».

Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 13:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA