A rischio i contratti in scadenza di numerosi operatori sanitari della Asl di Frosinone. A segnalarlo è Antonio Cuozzo, segretario generale della Fp Cisl. «A rischiare la perdita del posto di lavoro sono operatori in scadenza con il loro contratto l'1 e 15 luglio e l'1 agosto.
Nel Lazio si stima una carenza di oltre 7.000 unità, dei quali circa 3.500 precari e a febbraio scorso la Regione Lazio siglò un accordo con le organizzazioni sindacali con la previsione che i contratti di tutti gli operatori sanitari in scadenza sarebbero stati prorogati almeno fino al prossimo 31 dicembre.
«Siamo venuti a conoscenza che alcuni operatori sanitari che hanno il contratto in scadenza potrebbero non essere prorogati – ha affermato Cuozzo – Tutto questo non è accettabile anche perché c’è un accordo firmato a livello regionale che deve essere rispettato. Un accordo che ha visto poi ad aprile un ulteriore impegno a garantire, da una parte, la proroga dei contratti fino a fine anno e, dall’altro, l’avvio delle procedure necessarie per garantire la giusta stabilità a tutti questi operatori. Si tratta di un impegno importante assunto nei confronti di una categoria che, voglio ricordarlo, solo due anni fa era incentivata, premiata, acclamata per l’impegno costante e in prima linea nel combattere la pandemia. Personale che senza tutele, senza stabilità, non ha fatto mai mancare il proprio sostegno per aiutare chi era in difficoltà in quel momento e per combattere un nemico invisibile di cui non si aveva conoscenza».
Il segretario della Cisl lancia un appello: «Mi auguro che il nuovo direttore generale appena subentrato intervenga per il rispetto di quest’accordo dando, nel contempo, un segnale di forte discontinuità con quanto accaduto in passato. Spero che possa essere avviata per la Asl di Frosinone una nuova stagione fatta di collaborazione e di rispetto degli accordi assunti e sottoscritti».