Parigi assediata dai trattori. I palazzi Ue si blindano: vertice europeo d'urgenza

In Francia mobilitazione quasi totale. E alla protesta si uniscono gli spagnoli. Cavalletti con il filo spinato a protezione della sede della Commissione a Bruxelles

Mercoledì 31 Gennaio 2024 di Francesca Pierantozzi e Gabriele Rosana
Parigi assediata dai trattori. I palazzi Ue si blindano: vertice europeo d'urgenza

 Già non se la passava bene, ma adesso l’accordo commerciale tra l’Ue e il blocco sudamericano Mercosur potrebbe finire definitivamente fuoristrada, schiacciato sotto le ruote dei trattori di mezza Europa. E con gli agricoltori del Vecchio continente decisi a proseguire la mobilitazione e a portarla fin dentro il quartiere Ue di Bruxelles (ieri è anche apparso il filo spinato a difesa degli ingressi) quando, domani, in città si incontreranno i leader dei 27 per un summit straordinario. Mentre in Francia i trattori continuano a marciare su Parigi. Convocato per sbloccare i 50 miliardi di aiuti Ue a Kiev, il vertice europeo rischia di dover fare anche i conti con la collera dei coltivatori diretti. Il tema non sarà inserito nell’agenda dei lavori, ma tra la cena informale di questa sera e la maratona negoziale di domani, a Bruxelles in molti scommettono che i Ventisette vorranno confrontarsi sulle risposte concrete da dare ai manifestanti. Tanto che, indicano fonti diplomatiche, un Consiglio ad hoc con la partecipazione dei ministri Ue dell’Agricoltura potrebbe essere convocato a stretto giro, possibilmente già nel fine settimana, per mettere in campo soluzioni immediate. Sono quelle che, ad esempio, il presidente francese Emmanuel Macron evocherà, domani, nel faccia a faccia con la numero uno della Commissione Ursula von der Leyen.

A cominciare dal desiderio di stoppare definitivamente la firma di un accordo di libero scambio con i quattro Stati del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay), che avrebbe effetti esplosivi in particolare per l’afflusso in abbondanza di carne di manzo e pollo a basso prezzo sul mercato Ue. Interpellato sul punto, ieri un portavoce dell’esecutivo Ue ha riferito che, «allo stato attuale, la nostra analisi è che le condizioni» per concludere l’intesa «non siano soddisfatte».

IL FRONTE BELGA

Oggi Bruxelles si appresta a mandare agli agricoltori in protesta, soprattutto quelli dell’Europa orientale, un altro segnale. Il rinnovo per il terzo anno consecutivo delle misure commerciali a sostegno delle importazioni di grano, mais, semi di colza, semi di girasole, zucchero, pollame e frutta dall’Ucraina, che la Commissione svelerà oggi, introduce infatti inedite clausole di salvaguardia a tutela degli agricoltori europei, che scatteranno, determinando uno stop degli scambi, qualora venga raggiunto un determinato volume di import in uno Stato membro. 

L’ASSEDIO PARIGINO

In Francia, la protesta dei trattori continua. A poco è servito il discorso di politica generale del neo premier Gabriel Attal che ha promesso lo snellimento delle norme, il versamento anticipato delle sovvenzioni e un fondo speciale per i viticoltori in nome di «un’eccezione agricola francese». Erano ancora in mille ieri a bloccare otto autostrade in direzione di Parigi. Dopo la Romania, la Germania, la Polonia, il Belgio e l’Italia, la Francia resta l’epicentro del movimento delle giubbe verdi d’Europa. Ieri pomeriggio hanno annunciato di entrare in mobilitazione anche i sindacati degli agricoltori spagnoli: «Abbiamo gli stessi problemi dei francesi». In Francia sono più di trenta i dipartimenti coinvolti nella protesta e nessuno per ora vuole tornare nei campi, nonostante il governo abbia alzato un cordone sanitario di 15 mila poliziotti a guardia della capitale. Ieri i trattori avevano rinunciato al blocco dei grandi aeroporti parigini, ma non hanno fatto marcia indietro. Al contrario.

MEDIAZIONI INUTILI

Le dichiarazioni del premier sono state giudicate «troppo vaghe», «insufficienti» , «solito blabla» . Per il governo è imperativo disinnescare la protesta, evitare un assedio di Parigi o, peggio ancora, l’ingresso in città dei gilets verts. Questa sera Attal incontrerà di nuovo a palazzo Matignon una delegazione del principale sindacato degli agricoltori, la Fnsea. I manifestanti che ieri presidiavano l’accesso a Parigi sull’A6 hanno cominciato a spostarsi un po’ più verso la capitale. Stessa determinazione sulla A1, a nord di Parigi, poco lontano dall’aeroporto Charles de Gaulle, dove sono in lenta marcia 150 trattori. 

 

DALL’ITALIA

Puntano invece su Bruxelles altre confederazioni europee in lotta come Coldiretti, che rivendica la battaglia per fermare «le importazioni sleali e fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Ue rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e delle norme sul lavoro». Coldiretti, che porterà davanti alla sede dell’Europarlamento un migliaio tra allevatori e contadini, prende di mira «le follie Ue che minacciano l’agricoltura italiana». Tra le richieste, anche l’eliminazione permanente dell’obbligo di lasciare a riposo il 4% dei terreni coltivabili previsto dalla normativa Ue. Il vincolo è stato sospeso negli ultimi due anni come misura di sollievo di fronte all’impatto della guerra e dell’inflazione record; uno stop temporaneo che, oggi, la Commissione dovrebbe estendere a tutto il 2024. 

Ultimo aggiornamento: 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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