Texas, aveva denunciato la scomparsa della figlia adottiva Sherin. In realtà l'aveva uccisa

Giovedì 26 Ottobre 2017 di Marta Ferraro
Texas, aveva denunciato la scomparsa della figlia adottiva Sherin. In realtà l'aveva uccisa
Il caso di Sherin Mathews, la bambina di tre anni scomparsa il 7 ottobre scorso, in Texas, in una zona frequentata da coyote, dopo essere stata messa in punizione dal padre adottivo per non aver voluto bere del latte, sembra avviarsi alla conclusione.  

All'inizio della settimana, in seguito al ritrovamento del suo corpo, il padre adottivo Wesley Mathews ha cambiato la sua versione dei fatti, confessando di aver ucciso Sherin soffocandola con del latte.   

Secondo fonti della polizia di Richardson alle quali ha avuto accesso Time, il padre della piccola ha confessato che la bambina "non lo rispettava" e che, dopo aver cominciato a bere da sola il latte, Mathews "ha insistito fisicamente" fino a che la bambina ha "cominciato a soffocare". "Ha cominciato a tossire e la sua respirazione è diminuita", riporta la relazione della polizia. "Ad un certo punto Wesley Mathews "ha smesso di sentire il polso della bambina". 

Cosciente che la figlia era deceduta, l'uomo ha allontanato dalla casa il corpo di Sherin e successivamente ha chiamato la polizia, dichiarandole che la piccola era sparita. L'uomo si è costituito alla polizia confessando il crimine, solo quando il corpo di Sherin è stato ritrovato in un canale. Wesley era già stato arrestato con l'accusa di aver messo in pericolo la bambina, ma era stato liberato dietro al pagamento di una cauzione, ma con l'ultima confessione è stato arrestato e rischia l'ergastolo. Sherin era stata adottata in un orfanatrofio dell'India. La bambina aveva alcuni problemi di sviluppo, sia fisici che intellettuali e ritardi nella comunicazione. 
Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 17:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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