Se per gli adulti l'attenzione è concentrata sul tema della «settimana corta», il mondo dei bambini e degli adolescenti cerca rifugio nel «riposino» per affrontare al meglio la scuola e lo stress che ne comporta. Oltreoceano, infatti, gli studiosi americani hanno scoperto che un quantità considerevole di teenager soffre di depressione e tristezza. La soluzione? Ritardare il suono della campanella e il conseguente ingresso a scuola.
«Ancora cinque minuti mamma»
Almeno 9 Stati e varie città adotteranno la scelta di far entrare i ragazzi a scuola più tardi la mattina per farli dormire di più. Ad essere favorevoli a una revisione del calendario sono i sistemi scolastici degli Stati di Denver, Philadelphia e Anchorage, in Alaska. La decisione è dettata dalla scoperta di un numero crescente di teenager che soffre di tristezza e depressione. Psicologi e assistenti sociali sono convinti che la mancanza di sonno contribuisca a questi disturbi e insistono sul fatto che l’ingresso la mattina presto debba slittare di almeno un’ora: in alcune città è stato adottato un nuovo orario scolastico con ingresso addirittura alle 9:45. un bel passo avanti se si conta che l'orario nella maggior parte degli Stati è tra le 7:30 e le 8:15.
Alcune scuole hanno iniziato già a sperimentare le nuove modalità di istruzione dopo la pandemia: quando alcuni studenti sono tornati per la prima volta a studiare di persona, molti hanno avuto a che fare con problemi comportamentali e di salute mentale, oltre ad un calo generalizzato nel rispetto dell’autorità degli insegnanti in classe. «Abbiamo dovuto affrontare molti di questi problemi e stiamo ancora cercando di risolverli; ora siamo in una situazione migliore», ha detto un preside della Pennsylvania.
«Credo che i nostri ragazzi si sentano meglio. Non stanno bene al 100%, ma gran parte dell’ansia sociale che hanno provato dopo aver frequentato la scuola a distanza si è dissolta».
i never had to learn the map of the usa in school but i love traveling so much that i forced myself to learn it by practicing this for hours a couple years ago and i just tried it again and i still got it in me pic.twitter.com/fMGn8zQAfF
— arizona (@HDSNATION) May 10, 2023
«Questi problemi sono frequenti – ha detto Orfeu Buxton, direttore del Sleep, Health & Society Collaboratory della Penn State University – ma con l’assenza di sonno diventano molto più seri».
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