IL CASO NAHEL

Rivolta Francia, morto giovane manifestante a Rouen: è caduto dal tetto di un negozio. Blindati a Parigi: evacuata place de la Concorde. In 3 giorni 917 fermi

Le proteste da tre giorni dopo l'uccisione da parte della polizia di Nahel, un ragazzino di 17 anni

Venerdì 30 Giugno 2023

Marsiglia chiede rinforzi, scontri a Nanterre

Di fronte ai gravi scontri di stasera, con l'assalto a un'armeria, il sindaco di Marsiglia Benoit Payan ha chiesto «l'invio immediato di altre forze per il mantenimento dell'ordine» per arginare la violenza dei saccheggi e dei danneggiamenti.

Intanto, a Nanterre - dove martedì è stato ucciso da un poliziotto il diciassettenne Nahel - sono cominciati scontri dopo la mezzanotte. Una compagnia di celerini è stata inviata d'urgenza a Marsiglia e sarà sul posto in nottata, secondo quanto si apprende.

Il ministero dell'Interno aveva già annunciato l'arrivo sulla città di un aereo da ricognizione delle forze speciali del Raid. Oltre 80 persone sono state fermate finora negli scontri, mentre nell'assalto all'armeria da parte di una trentina di giovani sono stati rubati 4 fucili da caccia. Una pattuglia di polizia è a guardia del locale, dove il gestore ha annunciato che «la sicurezza dello stock di armi non è più garantita». Uomini del Raid sono stati schierati anche a Lille, nel nord, dopo violenti disordini, mentre la situazione resta tesa a Lione. A Tolosa si contano almeno una ventina di fermi. Con l'eccezione di Nanterre, dove dopo mezzanotte razzi pirotecnici sono stati lanciati contro la polizia che ha risposto con lacrimogeni, resta relativamente calma la situazione a Parigi e nella regione Ile-de-France.

Nuovo messaggio di Mbappè: «Violenza non risolve niente»

Nuovo messaggio di Kylian Mbappé e dei Bleus della nazionale francese nel pieno della crisi in Francia per l'uccisione di Nahel, 17 anni, martedì scorso a Nanterre per mano di un poliziotto. Dopo aver condannato l'episodio con parole molto dure, Mbappé torna per ribadire - con i compagni - lo «shock» per la «brutale» scomparsa del giovanissimo Nahel.

Poi però - continuano - «assistiamo da allora all'espressione di una rabbia popolare di cui comprendiamo la sostanza, ma di cui non possiamo approvare la forma». Per i Bleus, «la violenza non risolve niente, ancora meno quando si ritorce comunque e di continuo contro quelli che la esprimono, le loro famiglie, i loro amici e i loro vicini». «Esistono - aggiungono i nazionali francesi di fronte alla rivolta che divampa nelle città francesi - altri modi pacifici e costruttivi per esprimersi».

A Lione saccheggiati negozi di lusso: almeno 38 arresti

Negozi di lusso sono stati saccheggiati in serata a Lione mentre la polizia sta per intervenire. Finora sono state arrestate 38 persone. Lo riporta la tv Bfmtv.

Polemica social su Macron a concerto Elton John dopo tragedia Nanterre

Circola anche in Francia, sul web e sui rotocalchi, il video che in Italia è fra i più visti e commentati, in cui si vedono Emmanuel Macron e la première dame, Brigitte, ballare al concerto parigino di addio alle scene di Elton John. Il video circola insieme con molti altri che vengono presentati con commenti dal tono: «Macron e Brigitte ballano mentre la Francia brucia». La rubrica Checknews di Libération e una ricostruzione temporale dei fatti smentiscono questa dinamica. Infatti, Macron era rientrato il 28 da 3 giorni di missione a Marsiglia, aveva appreso dei fatti di Nanterre e la mattina di quel giorno aveva commentato l'uccisione del giovane Nahel, da parte di un poliziotto, come di un fatto «ingiustificabile e inspiegabile». Fino a quel momento, non c'erano state proteste sociali. La sera, la coppia presidenziale è andata all'Accor Arena per il concerto di Elton John, loro amico di lunga data e di impegno in diverse battaglie per l'ambiente. Le foto della presenza dei Macron al concerto hanno cominciato a girare la mattina dopo, suscitando le critiche di esponenti dell'estrema destra, del Rassemblement National di Marine Le Pen. Il deputato Jean-Philippe Tanguy, ad esempio, criticava Emmanuel e Brigitte che vanno ad un concerto «mentre la Francia brucia».

«È andato a salutare Elton John per il suo ultimo show in Francia», ha commentato l'entourage del presidente. Fonti vicine alla vicenda hanno fatto poi notare che mercoledì sera la situazione era giudicata relativamente calma, pur dopo il dramma di Nanterre, mentre l'escalation di violenza è cominciato nella notte, quindi dopo la fine del concerto.

Salvini: «Permissivismo ed errori sull'immigrazione»

«Siamo in Occidente o all'inferno? Dalla Francia arrivano immagini devastanti». È quanto afferma il vicepremier Matteo Salvini sui social nei quali parla di «scene e scenari intollerabili in un Paese occidentale, nel cuore della società europea». Per Salvini si tratta di «una spirale di violenza alimentata anche dalla solita, estrema, vigliacca sinistra» che è «risultato di anni di errori e follie ideologiche in tema di immigrazione, soprattutto islamica, di permissivismo giudiziario, di banlieue in mano alla criminalità, di tolleranza verso comportamenti inaccettabili».

 

Parigi, evacuata place de la Concorde

Continuano le violenze e le proteste in Francia per l'uccisione di Nahel, il diciassettenne raggiunto da un colpo d'arma da fuoco della polizia lo scorso martedì a Nanterre. A Parigi, una manifestazione non autorizzata è stata dispersa dopo un paio d'ore di calma relativa a place de la Concorde. Situazione simile a Lione, dove però alla manifestazione non organizzata è stato dato ordine di dispersione già da oltre un'ora e diversi scontri si sono da allora registrati fra manifestanti e polizia. Danni e saccheggi nel centro di Marsiglia, dove finora sono stati effettuati 42 fermi.

Darmanin non esclude stato d'emergenza

Il ministro francese dell'Interno Gérald Darmanin non esclude la proclamazione dello stato d'emergenza se proseguiranno le violente proteste per la morte del giovane Nahel. «In 50 anni, lo stato d'emergenza è stato utilizzato quattro volte. Non escludiamo alcuna ipotesi. Vedremo cosa deciderà il presidente dopo questa notte», ha detto in televisione.

Darmanin: in 3 giorni 917 fermi, età media 17 anni

Sono 917 i rivoltosi fermati dalla polizia in Francia in tre giorni di violenze urbane per la morte del giovane Nahel. Lo ha detto in televisione il ministro francese dell'Interno, Gerald Darmanin, sottolineando che l'età media degli arrestati è di 17 anni. C'è anche «un problema di genitori», alcuni fermati hanno 13 anni, ha rimarcato. Darmanin ha anche deplorato il pestaggio di due poliziotti di Marsiglia, riconosciuti dai giovani violenti mentre erano in vestiti civili e «picchiati a terra come cani». «La maggior parte dei ragazzi dei quartieri popolari non ha nulla a che vedere con questi delinquenti», ha infine sottolineato.

Diciotto fermi a Marsiglia

Diciotto persone sono state fermate stasera a Marsiglia a margine di incidenti nel centro della città, secondo quanto riferisce BFM TV citando fonti della prefettura locale. Sono in corso scontri in centro fra piccoli gruppi di manifestanti e forze dell'ordine, con fitte sassaiole.

Anche nei territori d'oltremare la situazione è tesa: 54enne ucciso da un proiettile vagante

Anche in Guyana si registra un morto. Anche lì si sta protestando per la morte del giovane Nahel. Un uomo di 54 anni è rimasto ucciso da un proiettile vagante durante gli scontri tra la polizia e alcuni manifestanti. Secondo le prime indagini, l'uomo si trovava sul balcone della sua casa nel quartiere di Cité Stanislas, nella capitale Caienna, quando è stato raggiunto da un proiettile vagante intorno alla mezzanotte. Durante i disordini, anche un agente è rimasto ferito, secondo quanto riferito da fonti della polizia al portale France Guyane. La morte del 54enne è stata confermata dal presidente della Collettività territoriale della Guyana, Gabriel Serville, che ha condannato «l'uso di armi da fuoco o di qualsiasi tipo di violenza come quella che ha scatenato questa tragedia». Fonti della polizia hanno respinto ogni accusa per la morte dell'uomo. «In nessun momento abbiamo usato armi da fuoco. Ci stavamo ritirando quando ci hanno sparato ed è stato uno di quei proiettili ad uccidere questa persona mentre era a casa sua», hanno sottolineato gli agenti, aggiungendo che la situazione rimane estremamente tesa anche nel territorio d'oltremare, scenario di mobilitazioni nelle città di Soula, Macouria, Kourou, Balata, Mont Lucas e Village Chinois.

Morto un manifestante, è caduto dal tetto di un supermercato

Un ragazzo di vent'anni è morto dopo essere caduto dal tetto di un negozio a Petit-Quevilly a Rouen nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2023. 

Si trovava sul tetto di un negozio Lidl a Petit-Quevilly (Seine-Maritime) nella notte tra giovedì 29 e venerdì 30 giugno quando è caduto da un'altezza di 5 metri, mentre il negozio era preso di mira dai rivoltosi. È stato curato dai servizi di emergenza e portato all'ospedale universitario di Rouen in stato di morte cerebrale.

Francia in fiamme, appello di Macron a famiglie e social

La rivolta per la morte di Nahel non si placa. In Francia la protesta accende mille fuochi, saccheggia i centri commerciali e i supermercati di banlieue ma da ieri anche i negozi nel centro delle città. Si scatena contro tutti i simboli dello Stato, dalle carceri alle caserme, dai municipi ai commissariati. Poco meno di mille i fermati nella terza notte, 250 feriti tra le forze dell'ordine mentre la quarta è già cominciata con i primi assalti nel pomeriggio. Macron non ha dichiarato lo stato d'emergenza, come molti prevedevano, ma si è rivolto alle famiglie dei minorenni che partecipano alle violenze, chiedendo di tenere i giovanissimi a casa. Anche i social, dove i black bloc si coordinano, sono stati chiamati alle loro responsabilità. Intanto però, temendo il peggio, il governo ha ordinato anche l'impiego dei mezzi blindati, ha annullato concerti, eventi pubblici, feste di quartiere e nelle scuole, e ha accorciato alle 21 le corse degli autobus e dei tram.

Video

Le immagini delle devastazioni sono impressionanti, quello che resta di edifici, negozi, scuole, auto, dopo gli incendi e gli assalti dei gruppi più violenti fa assomigliare molte banlieue a un paesaggio di macerie. La rabbia per la morte di Nahel, 17 anni, per mano di un poliziotto che gli ha sparato a bruciapelo e senza alcuna motivazione di legittima difesa non sembra avere argini. Domani a Nanterre sono in programma i funerali del ragazzo: in città sperano che non finiscano con i violentissimi incidenti di ieri in coda alla 'marcia biancà promossa dalla madre della vittima. Ma ormai la situazione sembra fuori controllo: dai Républicains all'estrema destra la richiesta è coprifuoco e stato d'emergenza. Dall'estero, Paesi come l'Italia, la Norvegia o la Gran Bretagna mettono in guardia i loro cittadini sulla situazione a Parigi, mentre Berlino si dice «preoccupata». Negli hotel e nei ristoranti piovono disdette. Da ieri la protesta che nelle prime due giornate si era limitata alle banlieue ha sconfinato nei centri delle città, le immagini dell'assalto al centro commerciale di Les Halles, nel cuore di Parigi, sono impressionanti, il negozio Nike è stato devastato e svaligiato, poi la macchia nera dei black bloc si è spostata sulla rue de Rivoli, spaccando vetrine di negozi da due giorni alle prese con i saldi estivi. Il presidente Emmanuel Macron, preoccupato al punto da rinunciare alla prevista conferenza stampa alla fine del vertice europeo - fatto inabituale per lui - è rientrato per essere puntuale alla riunione della cellula di crisi del governo. In molti aspettavano decisioni drastiche sull'ordine pubblico, erano state annunciate «senza tabù», ma sono arrivati per il momento soltanto appelli: ai genitori, visto che - ha ammonito - «un terzo dei fermati sono giovani e giovanissimi»; e ai social, TikTok e Snapchat, accusati di ospitare i richiami ad eventi violenti. In serata il governo ha ricevuto rappresentanti delle piattaforme per allertarli sulle loro responsabilità.

La Francia con la sua polizia è finita nel mirino anche dell'Onu, che le ha chiesto di affrontare «i profondi problemi di razzismo e discriminazione tra le sue forze dell'ordine». Un invito rispedito al mittente dal Quai d'Orsay, che l'ha giudicato «del tutto infondato». Sul piano dell'inchiesta, nessuna novità di rilievo. La terza persona che era in auto con Nahel, e che tuttora non è stato rintracciato dalle autorità, ha parlato invece con Le Parisien, affermando di essere fuggito per paura che i poliziotti sparassero anche a lui. Ha aggiunto che Nahel era stato colpito e probabilmente per questo è inavvertitamente ripartito lasciando il pedale del freno. Ma avrà occasione di parlarne con gli inquirenti quando si presenterà alla polizia, nei prossimi giorni secondo quanto ha annunciato. Il fine settimana si presenta come il momento cruciale di questa fase delicata: per la quarta notte e la quinta, fra sabato e domenica, non ci sono segnali di miglioramento della situazione. La premier Elisabeth Borne ha ribadito: «Tutte le ipotesi sono sul tappeto per ristabilire l'ordine pubblico».

Darmanin: «Le prossime ore saranno decisive»

«Le prossime ore saranno decisive». Lo scrive il ministro francese dell'Interno Gerald Darmanin in una lettera alla polizia e ai pompieri, mentre la Francia si appresta ad affrontare un'altra notte di disordini per la morte del giovane Nahel. «Questa minoranza di delinquenti non rappresenta l'immensa maggioranza degli abitanti dei quartieri popolari», scrive il ministro.

«Le prossime ore saranno determinanti e sono certo di poter contare sul vostro impegno nel rispetto della legge e la deontologia», ha proseguito, assicurando che «i rinforzi umani e materiali che vi stiamo inviando, vi daranno modo di difendere la repubblica e i suoi valori».

Funerali di Nahel domani in Moschea

Si svolgeranno domani a Nanterre i funerali di Nahel, il giovane la cui morte ad opera della polizia ha provocato violente rivolte in tutta la Francia. Lo ha reso noto il sindaco di Nanterre, Patrick Jarry, citato dai media francesi. Il rito alla moschea inizierà alle 13.50 e la sepoltura avverrà alle 14.30.

La Farnesina a italiani in Francia: «Evitare le aree interessate dalle proteste»

La Farnesina raccomanda ai connazionali che si trovino nel Paese di «evitare le aree interessate dalle proteste» violente seguite all'uccisione del 17enne Nahel da parte di un poliziotto. In un aggiornamento della situazione sul sito viaggiare sicuri, si legge che «dal 29 giugno si registrano proteste a Parigi e in altre località della Francia. È possibile che si verifichino disagi nella circolazione stradale. Nelle banlieue di Parigi le linee di autobus e tram sono interrotte dalle ore 21 mentre nelle città di Compiègne e Clamart è entrato in vigore un coprifuoco dalle 22 alle 6, fino a lunedì 3 luglio 2023». «Si raccomanda di monitorare i media, evitare le aree interessate dalle proteste e seguire le indicazioni delle autorità locali», conclude l'avviso.

Darmanin: stop a bus e tram dopo le 21 in tutta la Francia

Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha chiesto oggi ai prefetti di fermare gli autobus e i tram in tutta la Francia a partire dalle 21, dopo 3 notti di violenze urbane nel paese per la morte del giovane Nahel. Lo ha reso noto il ministero. Il ministro ha chiesto ai prefetti di «adottare sistematicamente provvedimenti di divieto di vendita e trasporto» di razzi e materiale pirotecnico, bidoni di benzina, acidi e prodotti infiammabili e chimici.

Domani i funerali di Nahel

I funerali del diciassettenne Nahel, ucciso martedì scorso da un poliziotto, sono in programma domani: lo ha annunciato Patrick Jarry, il sindaco di Nanterre, città di cui il ragazzo era originario. «Bisogna continuare a stare vicini a questa famiglia, a questa madre che seppellirà domani suo figlio», ha dichiarato il sindaco davanti ai giornalisti.

Governo annulla tutti i grandi eventi

Il governo francese ha deciso «l'annullamento di eventi di grande richiamo, che implicano la mobilitazione di forze dell'ordine e che possono presentare rischi per la sicurezza» nello stato attuale del paese. Annullate entrambe le date dei concerti della cantante Mylène Farmer, in programma stasera e domani allo Stade de France, entrambi sold out in prevendita.

Ripresi saccheggi in banlieue Parigi

Sono riprese nel pomeriggio in Francia le azioni di danneggiamento e saccheggio contro diversi negozi, agenzie di banche o centri commerciali. Incidenti sono avvenuti nel centro commerciale di Rosny 2, a nord di Parigi, nella regione della Seine-Saint-Denis. Alcuni individui hanno tentato di sollevare in pieno pomeriggio la serranda metallica del centro ed hanno spaccato vetri e provocato danni all'interno di un McDonald's. A Strasburgo, nell'est, un Apple Store è stato danneggiato dopo che un gruppo di giovani, già respinto da un vicino centro commerciale che era stato chiuso per sicurezza, si è diretto verso il vicino magazzino di computer e telefonia Apple.

Governo schiera i veicoli blindati a Parigi

La premier Elisabeth Borne ha annunciato, su proposta del ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, lo schieramento di blindati della gendarmeria. Lo si è appreso da fonti della polizia. In totale, 4 veicoli «Centaure» saranno utilizzati per far fronte ad eventuali nuovi disordini, oltre a 14 veicoli blindati su ruote della gendarmeria.

La rivolta per la morte di Nahel non si placa. Si è conclusa senza l'annuncio di uno stato di emergenza la riunione della cellula di crisi all'Eliseo. Il presidente Macron ha definito la sommossa «un'inaccettabile strumentalizzazione della morte di un adolescente», ha annunciato un maggior dispiegamento di forze dell'ordine nelle strade «per contenere le violenze» e lanciato un appello ai genitori a tenere i figli a casa.

Un terzo dei fermati sono adolescenti.

Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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