Regina Elisabetta, il tumore alle ossa e l'ipotesi della caduta: le ultime ore prima della morte tra liti e dolori famigliari

Un anno fa la scomparsa di Elisabetta. Ma nessuno credeva che la fine fosse vicina

Giovedì 7 Settembre 2023 di Vittorio Sabadin
Elisabetta, il cancro alle ossa e l'ipotesi della caduta: le ultime ore prima della Regina tra liti e dolori famigliari

Un anno fa il dottor Douglas Glass, farmacista in Scozia della Casa Reale, ha firmato alle 15,10 al castello di Balmoral il certificato di morte di Elizabeth Alexandra Mary Wilson, deceduta l’8 settembre «per vecchiaia» all’età di 96 anni. Più di tre ore dopo, alle 18,30, la notizia sarebbe stata data al mondo: la regina Elisabetta II, la sovrana più amata e più longeva della storia britannica, era morta, e suo figlio Carlo era il nuovo re. Per la legge del Regno Unito, l’ora della morte è quella nella quale il certificato viene firmato, e non conosciamo dunque il reale momento, e neppure la causa, della sua improvvisa scomparsa. 

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LA FINE

Nonostante l’età e la fragilità che aveva mostrato nelle immagini del 6 settembre, quando aveva conferito l’incarico al suo 15° primo ministro, Liz Truss, nessuno sospettava che la sua fine fosse imminente.

Elisabetta aveva accettato di far venire il premier uscente, Boris Johnson, e quello nuovo per il passaggio delle consegne, un appuntamento faticoso che l’aveva impegnata per quasi due ore. Non aveva rinunciato neppure a insignire il suo storico segretario alla comunicazione, Donald McCabe, dell’Ordine reale vittoriano. Ma il giorno 7 era stata annullata la riunione virtuale con il Privy Council e il segretario privato della regina, Sir Edward Young, aveva chiamato il segretario di gabinetto della premier, Simon Case, per dirgli che Sua Maestà non stava bene. La Regina era malata da tempo: stava perdendo la vista e l’udito, si confondeva spesso, provava un continuo dolore e passava la maggior parte del tempo sulla sedia a rotelle. Secondo alcune voci, che il biografo Gyles Brandreth ha confermato, era affetta da una grave malattia alle ossa e assumeva potenti antidolorifici. Ma Liz Truss era concentrata sui suoi primi impegni di governo e non pensava davvero che avrebbero potuto riguardare la scomparsa della Sovrana. Si era però ricordata che molti dei suoi abiti erano ancora nella casa di Greenwich e aveva mandato qualcuno a prendergliene uno nero. Nessuno dei familiari sembrava preoccupato. La sera del 7 settembre la principessa Anna era a Balmoral, ma non aveva sentito la necessità di rinunciare a un impegno con una charity per la mattina dopo. Carlo era a Dumfries House, una villa palladiana che gli è molto cara nell’Ayrshire. Stava ospitando a cena Jenna Bush, figlia dell’ex presidente americano, che avrebbe dovuto intervistare l’allora duchessa Camilla per la NBC. La cena, raccontarono poi lei e il marito Henry Hager, si svolse in un’atmosfera serena e gioiosa, che non lasciava presagire alcunché di nefasto. 

LA NOTIZIA

La mattina dopo, secondo quanto raccontato dai coniugi Hager, Carlo ricevette verso le 12,20 una telefonata nel suo studio, e fu chiesto a tutti di restare in silenzio. Subito dopo uscì, e si sentì il rumore di un elicottero che atterrava per prelevare lui e Camilla. All’aeroporto militare di Northolt, non lontano da Windsor, era in attesa di partire un jet con a bordo il principe William, il principe Andrea e Edoardo e Sofia di Wessex. Il volo era previsto alle 13,30, ma l’aereo restò sulla pista fino alle 14,40, bloccato dall’ennesima lite familiare. Il principe Harry, che era a Londra con Meghan per suoi impegni, aveva chiesto un passaggio a William per lui e per la moglie e aveva fatto annunciare pubblicamente che entrambi sarebbero andati a Balmoral. William aveva chiamato suo padre, che aveva telefonato a Harry dicendogli che lui era il benvenuto, ma che la presenza di Meghan non era gradita. Furibondo, Harry aveva alla fine noleggiato un aereo privato, partito da Luton alle 17,30 e ancora in volo quando venne annunciata al mondo la morte della Regina. 

L’ULTIMO SALUTO

Nel momento del trapasso, gli unici familiari vicini a Elisabetta erano Carlo e Anna, i due figli delle foto felici scattate da Cecil Beaton alla famiglia prima che lei salisse al trono. Non sappiamo se si siano scambiati qualche parola, né lo sapremo mai. L’ipotesi più plausibile è che nella tarda mattinata dell’8 settembre sia avvenuto un fatto traumatico, forse una caduta, come dicono alcune fonti, che ha posto fine alle sue sofferenze e alla stanchezza di una vita passata a servire la nazione. William arrivò con gli altri alle 17,06. Harry solo alle 19,52: nessuno lo salutò e più tardi in camera si prenotò un volo di linea con il telefonino. Il reverendo Iain Greenshields, moderatore della Chiesa scozzese, aveva passato qualche giorno a Balmoral all’inizio di settembre. Elisabetta gli aveva parlato della fede e di suo padre e di sua madre, come fanno a volte le persone che sentono la fine vicina. Poi era andata a una finestra e guardando l’incantevole paesaggio verso il fiume Dee che amava così tanto, aveva detto: «Chi non vorrebbe essere qui?».

Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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