Qatargate, Eva Kaili fa causa al Parlamento Ue per essere stata spiata: «Violazione dell'immunità»

Arrestata il 9 dicembre scorso, Kaili è stata rilasciata il 25 maggio con condizioni dopo una detenzione preventiva di oltre cinque mesi

Lunedì 19 Giugno 2023
Qatargate, Eva Kaili fa causa al Parlamento Ue per essere stata spiata: «Violazione dell'immunità»

Da carnefice a vittima. E la vicenda di Eva Kaili si arricchisce di un nuovo capitolo. La vicepresidente del Parlamento europeo (PE), al momento è indagata per corruzione nell'ambito dell'inchiesta "Qatargate", ha fatto causa contro la stessa Eurocamera «per violazione della sua immunità parlamentare, essendo stata monitorata dai servizi segreti durante il periodo in cui ha partecipato alla commissione Pegasus, la quale stava indagando istituzionalmente sull’esistenza di software illegali che monitoravano le attività di eurodeputati e dei cittadini dell’Unione europea». Lo riferiscono i suoi legali Sven Mary e Michalis Dimitrakopoulos.

Secondo i difensori dell'eurodeputata, solo pochi media hanno riportato questa notizia. Gli stessi media che «sistematicamente attaccano la signora Kaili, accusandola di creare scenari di cospirazione - contestano - Ma la sconvolgente notizia che ne è seguita, ovvero che anche il giudice istruttore Michel Claise sarebbe monitorato dagli 007, ha lasciato i media senza parole – aggiungono.

Non c’è uno scenario complottista, sembra che la triste realtà sia che a Bruxelles, capitale d’Europa, si siano installati i conflitti geopolitici del Golfo Persico, del Nord Africa, della penisola arabica, di cui oggi è vittima la signora Eva Kaili».

 

Lo scandalo 

La vicenda Qatargate è inizitata nel dicembre 2022, con gli arresti della vicepresid Eva Kaili e dell’europarlamentare italiano Antonio Panzeri (ex esponente Pd ed ex segretario generale della Cgil Milano). Secondo i pm belgi i due europarlamentari erano tra quelli che avevano ricevuto (e poi riciclato) tangenti da parte del Qatar, per la pubblica difesa dei suoi interessi nazionali.

Una vera e propia bomba, quella scoppiata a Bruxelles, proprio mentre in Qatar si svolgevano i Mondiali di calcio e ai tavoli Ue era in programma un dibattito (poi annullato) sulla possibilità di permettere ai qatarioti di viaggiare negli stati membri senza visti. Poche settimane prima, a novembre, Kaili aveva difeso il paese ospitante quando a Bruxelles si parlava un possibile boicottaggio della manifestazione.

«Il Qatar è all'avanguardia i diritti civili», aveva detto la vicepresidente dell'Eurocamera: ne era scaturito un mare di polemiche, viste le innumerevoli denunce da parte delle Ong sull'elevato numero di morti bianche verificatosi nel paese arabo durante la costruzione degli impianti calcistici. 

Dopo l'arresto Kaili è stata rilasciata il 25 maggio con condizioni dopo una detenzione preventiva di oltre cinque mesi. I giudici della camera di consiglio del tribunale di Bruxelles hanno disposto per lei, Panzieri e l'eurodeputato belga Marc Tarabella, gli arresti domiciliari con l'obbligo di braccialetto elettronico.

Ultimo aggiornamento: 19:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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