Putin-Kim, ecco perché l'incontro (e lo scambio di armi) è una minaccia mondiale: il nodo dei satelliti e dei sottomarini nucleari

Martedì 5 Settembre 2023 di Mario Landi
Putin-Kim, ecco perché l'incontro (e lo scambio di armi) è una minaccia mondiale: il nodo dei satelliti e sottomarini nucleari

È «una minaccia internazionale a medio e lungo termine» quella che porta con sé l'incontro che sarebbe in programma a breve tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente Vladimir Putin. Non tanto per la fornitura di munizioni nordcoreane alla Russia, quanto per il rafforzamento militare della Corea del Nord.

Lo spiega ad Adnkronos l'ambasciatore Stefano Stefanini, consigliere scientifico dell'Ispi, parlando di «sviluppo preoccupante».

Il nuovo fronte della Russia

E questo perché «la Russia, che fino a qualche anno fa insieme alla Cina aveva collaborato con l'Occidente e con le Nazioni Unite per cercare di limitare la minaccia nordcoreana e la sua proliferazione missilistica e nucleare, adesso recluta anche un Paese considerato un paria internazionale come la Corea del Nord come alleato nella guerra in Ucraina».

Lo scontro con la Nato

Con un primo risultato, che è «un confronto sempre più frontale con l'Occidente», e una successiva «minaccia» che è il «rafforzamento militare» della Corea del Nord. Ignorando le richieste della Casa Bianca a Pyongyang di rispettare gli impegni presi e di non vendere armi a Mosca, la Corea del Nord potrebbe quindi «dare munizioni alla Russia in cambio di armi di più alta tecnologia. Specialmente satelliti per lo sviluppo di sommergibili a propulsione nucleare. Quindi avremmo uno dei paesi più poveri al mondo che ha già la bomba atomica e pensa di sviluppare sommergibili a propulsione nucleare».

La minaccia per l'Indo Pacifico

Tutto questo «rappresenta sicuramente una minaccia per la Corea del Sud e per l'Indo Pacifico, in particolare per l'area nord occidentale del Pacifico, tra Corea del Nord e Giappone». Ma porta con sé «anche una minaccia internazionale» che «diventa molto più attuale» nel caso dei sommergibili a propulsione nucleare. Anche perché finora «la capacità di ricatto nucleare che la Corea del nord ha è stata limitata dai problemi che i missili hanno riscontrato nella loro capacità di raggiungere gli Stati Uniti». Quello che resta da vedere è «se la Russia accetterà questo scambio».

Gli aiuti alimentari

Perché c'è un'altra richiesta che Pyongyang potrebbe fare a Mosca, ovvero «aiuti alimentari». Stefanini ricorda che «la Corea del Nord ha sempre ricevuto aiuti alimentari dalla comunità internazionale e la Russia è in grado di fornirli perché ha un'eccedenza alimentare». Questo, sottolinea l'ex ambasciatore presso la Nato, sarebbe uno sviluppo «molto più inoffensivo» e «allevierebbe la situazione della popolazione nordcoreana che è spesso drammatica».

Ultimo aggiornamento: 14:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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