Torna il rischio della pena di morte
India: decisione entro pochi giorni

Venerdì 10 Gennaio 2014
Girone e Latorre
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La polizia indiana Nia starebbe per ricevere il via libera da parte del ministero dell'Interno per presentare un rapporto sulla vicenda che coinvolge i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone utilizzando una legge indiana per la repressione della pirateria che prevede la pena di morte: lo ha scritto oggi il quotidiano Hindustan Times. Il giornale, citando un alto responsabile governativo che ha chiesto di non essere identificato, sostiene che c'è accordo fra i ministri del governo per utilizzare la legge indiana per la repressione della pirateria che prevede la pena di morte.



Bonino: riunione nel pomeriggio con Letta. Rispondendo a una domanda sull'ipotesi evocata dalla stampa indiana della pena di morte per i due marò, il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha annunciato una riunione con il premier Enrico Letta alle 16.30.




Ministro degli Interni indiano: decisione fra due-tre giorni. «Nessuna decisione sul modo di proseguire il processo nei confronti dei fucilieri di Marina italiani è stata ancora presa, ma lo sarà fra due o tre giorni» ha risposto oggi a New Delhi il ministro dell'Interno indiano, Shushil Kumar Shinde, a un giornalista che gli chiedeva se fosse già stata presa la decisione di applicare la legge indiana per la repressione della pirateria (SUA Act) che prevede la pena di morte per far incriminare i marò.
Il ministro ha detto che la vicenda di Latorre e Girone «è solo una di quelle trattate ieri» nel vertice con i ministri della Giustizia e degli Esteri.
Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 09:25

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