Londra, hotel di lusso avvisa un 30enne prima del colloquio di lavoro: «Quei capelli in stile afro non vanno bene»

Ricevuto l'avviso, il 30ennne afro-britannico Jerelle Jules ha deciso di non presentarsi al colloquio finale per ottenere il posto

Mercoledì 12 Aprile 2023
Londra, Hotel di lusso scarta un 30enne ai colloqui di lavoro: «Quei capelli in stile afro non vanno bene»

L'ombra del razzismo avvolge un noto albergo di lusso londinese, situato in Piccadilly Circus, nel cuore della capitale del Regno Unito. Si tratta di un hotel a 5 stelle della catena "The Ritz".

Jerelle Jules, 30enne afro-britannico residente a Londra, era arrivato alla fase finale della selezione per una posizione lavorativa da supervisore delle prenotazioni dei ristoranti.

Ma poi ha ricevuto via mail un documento sulla politica aziendale, datato 2021, in cui si precisava che il personale non poteva avere "acconciature insolite" come "capelli a punta o in stile afro".

Ricevuto l'avviso, Jules ha deciso di non presentarsi al colloquio finale per ottenere il posto di lavoro, come lui stesso ha raccontato al tabloid londinese "Metro". Il motivo? Non si sarebbe sentito a suo agio nel sostenerlo. 

Il 30enne si è detto anche "scioccato e deluso" da quell'avviso, affermando che una cosa simile non gli era mai capitata prima. Il candidato ha quindi bollato l'episodio come un palese caso di "razzismo istituzionale". 

In seguito alla denuncia di Jules, lo stesso albergo di lusso ha fatto marcia indietro e ha giustificato l'episodio come un grosso equivoco, affermando che il documento contestato mezionava una policy aziendale ormai "errata e obsoleta" ed era stato inviato per sbaglio.

«Il The Ritz di Londra non perdona alcuna forma di discriminazione e siamo sinceramente impegnati a promuovere un ambiente inclusivo e non discriminatorio per tutti i nostri colleghi e ospiti», si legge nella dichiarazione ufficiale dell'hotel. Alla rettifica si accompagnavano anche le "scuse senza riserve" nei confronti del 30enne. Ma ciò non è bastato a placare le polemiche. Lo stesso Jules ha infatti etichettato le scuse dal The Ritz "false e poco credibili". 

«Quel regolamento era stato approvato nel giugno 2021, quindi non è qualcosa scritto 10 o 20 anni fa. È una politicy comunque recente, che mostra una mancanza di inclusività nei confronti delle persone di colore - ha detto ancora il candidato - voglio assicurarmi che episodi del genere non si ripetano».

La reazione della politica: «Condotte inaccettabili»

Parlando della vicenda con la BBC, anche il deputato laburista Andy Slaughter ha definito il caso come un chiaro esempio di discriminazione. 

«La risposta del Ritz alla sfida è del tutto inadeguata - ha detto il deputato - Non hanno spiegato come sia nata questa politicy aziendale razzista e umiliante e cosa intendono fare adesso per affrontarne le conseguenze». 

Poi Slaughter ha concluso affermando: «Il signor Jules si è offerto di aiutarli a migliorare il loro processo di assunzione. Una proposta generosa, che dovrebbero prendere in considerazione: condotte di questo tipo non sono accettabili da parte dei datori di lavoro». 

Ultimo aggiornamento: 21:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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