Aerei della coalizione guidata dagli Stati Uniti hanno colpito questa mattina posizioni dei jihadisti dell'Isis nel sud-ovest della città siriana di Kobane: lo ha riferito un giornalista dell'agenzia Afp dal confine turco.
Continuano i combattimenti a Kobane tra militanti curdi e jihadisti dell'Isis per il controllo della città.
La coalizione. Solo un 10% dei quasi 2.000 raid aerei compiuti dall'agosto scorso in Iraq e Siria contro il gruppo dello Stato islamico (Isis) sono stati condotti da paesi arabi e dagli altri alleati degli Stati Uniti. Lo riferiscono responsabili delle Forze armate americane. Dall'8 agosto i velivoli statunitensi hanno eseguito 1.768 attacchi mentre gli altri componenti della coalizione internazionale hanno compiuto solo 195 raid secondo un conteggio relativo a domenica sera, hanno precisato le fonti all'Afp. I responsabili del Pentagono hanno comunque sottolineato che i paesi arabi ed europei della coalizione saranno sollecitati a fare di più in futuro. Le cifre mostrano per la prima volta la limitatezza dell'intervento dei paesi arabi (Bahrain, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Emirati arabi uniti) iniziato il 23 settembre. Anche Francia, Belgio, Gran Bretagna, Danimarca, Olanda e sono al fianco degli Usa ma con missioni limitate all'Iraq.
Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 08:07
Continuano i combattimenti a Kobane tra militanti curdi e jihadisti dell'Isis per il controllo della città.
Si spara in diversi quartieri della città, nel centro della quale sventola ancora una bandiera curda. Secondo fonti locali i combattimenti sono stati accompagnati da numerosi lanci di mortaio. Un responsabile locale di Suruc, la città turca più vicina a Kobane, ha detto che circa 700 persone hanno attraversato il confine durante la notte e si sono rifugiate in Turchia. Tra loro c'erano sia civili, sia membri delle forze di autodifesa curde
La coalizione. Solo un 10% dei quasi 2.000 raid aerei compiuti dall'agosto scorso in Iraq e Siria contro il gruppo dello Stato islamico (Isis) sono stati condotti da paesi arabi e dagli altri alleati degli Stati Uniti. Lo riferiscono responsabili delle Forze armate americane. Dall'8 agosto i velivoli statunitensi hanno eseguito 1.768 attacchi mentre gli altri componenti della coalizione internazionale hanno compiuto solo 195 raid secondo un conteggio relativo a domenica sera, hanno precisato le fonti all'Afp. I responsabili del Pentagono hanno comunque sottolineato che i paesi arabi ed europei della coalizione saranno sollecitati a fare di più in futuro. Le cifre mostrano per la prima volta la limitatezza dell'intervento dei paesi arabi (Bahrain, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Emirati arabi uniti) iniziato il 23 settembre. Anche Francia, Belgio, Gran Bretagna, Danimarca, Olanda e sono al fianco degli Usa ma con missioni limitate all'Iraq.
